Nelle Isole il 35% delle abitazioni risulta non occupata, segue il Sud Italia con il 32%, più basse le percentuali al Nord-est (23%) e al Nord-ovest (26%), questi i dati del censimento delle abitazioni al 2021 diffusi recentemente dall’Istat.
Nel decennio 2011-2021 l’incremento più alto delle abitazioni occupate è stato nell’Italia Centrale (+8,6%), il più basso nelle 2 Isole maggiori (+5,5%). La parte più ampia del patrimonio abitativo italiano è rappresentata dalle abitazioni costruite nel periodo 1961-2000: sono 20 milioni, il 56% delle abitazioni. Questa quota aumenta tra le abitazioni occupate da almeno 1 persona residente, raggiungendo il 57%, mentre è più bassa tra le abitazioni non occupate, il 54%.
È da notare però che in 40 anni su 12 milioni e mezzo di abitazioni, il 63%, sono state costruite tra il 1961 e il 1980, periodo di forte crescita economica che ha caratterizzato l’Italia degli anni ’60. Le abitazioni con anno di costruzione antecedente al 1961 ammontano a 11,5 milioni, il 32% del totale (sino al 1945 sono 6.308.009, il 18%), percentuale che risulta più bassa (31%) se riferita alle abitazioni occupate e più alta (35%) se calcolata tra le non occupate.
Tra le vecchie abitazioni che hanno superato i 100 anni di vita, le costruite prima del 1919 sono 3milioni, ovvero il 9% delle abitazioni (il 9% tra le occupate e l’11% tra le non occupate) e più di 2 su 3, il 69%, risultano occupate da 1 persona residente.
Le abitazioni costruite dal 2001 sono 4 milioni, l’11% del totale delle abitazioni (l’11,5% tra le occupate e il 10,9% tra le non occupate), di queste le edificate degli ultimi 13 anni sono 1 milione e risultano occupate per il 70%.
A livello di territorio nazionale si contano 116,8 abitazioni per km2: la Lombardia ha la densità più alta (235 abitazioni per km2), la Basilicata la più bassa (36 abitazioni per km2). Infine il 27% delle abitazioni occupate (6.852.371 unità) ha un’ampiezza tra gli 80 e i 99 m2; seguono quelle tra 60 e 79 m2, con il 21%, e le più grandi, tra 100 e 119 m2, con il 18%.
Fonte: Istat