Nel periodo estivo molti Comuni promuovono iniziative culturali per ‘contaminare la movida’. Da nord a sud fioriscono festival di varia natura.
Anche il Comune di Pollica, già noto per la triste vicenda del Sindaco pescatoe e per la bellezza e la purezza delle acque ‘bandiera blu’, ha organizzato un’originale manifestazione dedicata alla letteratura resistente per ‘Immaginare il futuro’. La kermesse si terrà nella frazione Acciaroli, sulla costa cilentana, dal 2 al 4 agosto 2019.
“Ad una indispensabile ricostruzione culturale e di rapporti veri” contro il “decadimento complessivo che si registra in ampi strati della società e la pervasività dei nuovi media. Vogliamo che la cultura contamini la movida estiva”. Così, il sindaco di Pollica (Salerno), Stefano Pisani. L’iniziativa, alla prima edizione, si terrà il primo weekend di agosto e consiste in un festival letterario internazionale che ha come carattere quello di essere un “festival di letterature resistenti”. Un progetto nato da un’idea del gruppo di Left Wing e del Comune di Pollica, prodotto e finanziato dalla Regione Campania con la Scabec per la direzione artistica di Flavio Soriga, Alessandro Mazzarelli e Nicola Muscas. Tre giorni per ragionare sul presente e guardare al futuro, dicono gli organizzatori, attraverso conversazioni e incontri con e voci importanti della narrativa, del giornalismo e del cinema d’autore, nel cuore del Mediterraneo, come Mario Martone, Karina Sainz Borgo, Valeria Parrella, Massimo Cirri, Roberta Scorrenese, Elvira Mujčič, Annalisa Camilli, Christian Raimo, Luca Restivo, Alberto Urgu. E con l’attiva partecipazione di Paolo Baron, libraio ed editore, che sta portando avanti la sua scommessa con la Libreria del Porto, conosciuta anche perché il suo titolare, appassionato di fotografia, l’anno scorso ha appeso qualche volta alla porta il cartello ‘Chiuso per tramonto’; una libreria particolare dove spesso i post it della moglie, Virginia Strino, e dell’amico libraio Vittorio Graziani, accompagnano i lettori nella scelta dei volumi trasmettendo opinioni ed emozioni.
Il programma della ‘tre giorni’ sul pontile nel porto di Acciaroli propone una serie di appuntamenti, a partire dalle 21, per indagare il presente, i tempi complessi e dalle tante anime, talvolta oscure, che caratterizzano la vita di oggi.
“Cosa ci inquieta degli anni che stiamo attraversando? – si chiedono gli organizzatori – Cosa vorremmo cambiare e in che modo? Da dove ripartire e su quale strada? Sono alcune delle domande su cui ci fermeremo a riflettere per provare a immaginare il futuro”. Il festival di Acciaroli, dunque, vuole essere resistente a partire dalle parole, dai libri, dalle storie, dalle pagine dei romanzi.