E’ appena partito il progetto “Ô – Dimostrazione di strumenti di pianificazione e tecnologia per un uso circolare, integrato e simbiotico dell’acqua” un’iniziativa targata Ue, finanziata dal Programma europeo di ricerca e innovazione Horizon2020. Del “Progetto Ô” fanno parte 23 organizzazioni che lavoreranno fianco a fianco per quattro anni alla promozione di approcci innovativi e nuove tecnologie tesi a favorire una gestione integrata e pianificazione delle risorse idriche, secondo i principi dell’economia circolare e del riutilizzo dell’acqua. Tra i partner l’approccio sarà sperimentato operativamente in quattro siti in diverse aree geografiche: in Italia nella regione Puglia, ad Almendralejo in Spagna, a Eliat in Israele e in Croazia.
Al progetto partecipano diverse organizzazioni che vanno dalla Technology providers a università e poli universitari, Pmi, centri di ricerca e autorità regionali di Paesi quali Italia, Spagna, Danimarca, Francia, Austria, Portogallo, Gran Bretagna, Israele, Croazia e Germania. Coordinatore del progetto è Iris Srl, azienda specializzata nello sviluppo di applicazioni di tecnologie laser e al plasma.
Per rispondere alla sfida globale in atto che vede l’acqua come elemento centrale da salvaguardare, il programma ha come denominatore comune la messa in opera di un’utilizzazione efficace delle risorse idriche e l’ottimizzazione della gestione dell’acqua nel processo di produzione dei prodotti e nella resa dei servizi, l’analisi e la valorizzazione delle esternalità positive, in termini di sostenibilità, derivanti dall’impiego dell’acqua nelle attività agricole; la promozione del riutilizzo delle acque reflue depurate, definendo parametri atti ad assicurare elevati standard di qualità e sicurezza della risorsa stessa.
Su questo sfondo, attraverso la stimolazione di cambiamenti strutturali nella produzione e nel trasporto dell’acqua riutilizzata e delle relative tecnologie e innovazioni nell’ambito di un mercato dinamico in veloce crescita, potranno esservi opportunità di occupazione verdi insieme alla promozione di un’economia a carattere circolare.