L’Italia accelera sulla digitalizzazione dell’immenso patrimonio culturale, il Ministero della Cultura (MiC) ha siglato una partnership strategica con la Europeana Foundation, l’organizzazione responsabile dello spazio comune europeo dei dati. Si tratta del 1° accordo sottoscritto dalla fondazione europea con un singolo Stato membro dell’UE.
L’intesa, siglata in occasione degli Stati Generali del Digitale nella Cultura, mira a integrare pienamente il patrimonio italiano nell’infrastruttura digitale europea, rendendolo accessibile e riutilizzabile su scala globale.
Il cuore dell’accordo prevede un impegno monumentale da parte del MiC: mettere a disposizione 10 milioni di record digitali aggregati entro la fine del 2026.
Se l’obiettivo venisse centrato, l’Italia diventerebbe il principale contributore dello Spazio Dati europeo, il ruolo di “nodo nazionale” per questa operazione sarà affidato alla Digital Library (Istituto centrale per la digitalizzazione del patrimonio culturale), che coordinerà i flussi di dati e ne garantirà la qualità.
Più accessibilità per ricerca e turismo
La collaborazione con Europeana non sarà solo quantitativa, ma anche tecnica, la Fondazione fornirà supporto per:
- migliorare la qualità dei dati e la loro interoperabilità
- formare professionisti del settore (capacity building)
- sviluppare applicazioni avanzate basate su tecnologie 3D e Intelligenza Artificiale
Il DG Digitalizzazione e Comunicazione del MiC, Andrea De Pasquale, ha dichiarato: «compiamo un passo decisivo,l’investimento significa rendere il patrimonio accessibile e riutilizzabile per la comunità scientifica, l’educazione e il turismo».
Anche per Europeana l’accordo è fondamentale: “l’ampiezza e la qualità del contributo italiano sono destinate a potenziare la capacità di innovazione dell’intero Spazio Dati europeo, creando nuove opportunità per la ricerca e l’economia della cultura”.
Fonte: Ministero della cultura