Grazie alla collaborazione tra l’Azienda dei trasporti locale e le Forze di Polizia è stato firmato un protocollo d’intesa per la sicurezza sugli autobus. Tra i diversi temi del dibattito pubblico, quello della sicurezza costituisce il denominatore comune di ogni città e nel capoluogo giuliano è appena partito il nuovo contributo alla prevenzione della criminalità sul territorio, predisposto con la videosorveglianza attiva sugli autobus (al momento sono 70). Il protocollo è stato sottoscritto il 17 febbraio dal prefetto, Annapaola Porzio, e dall’amministratore delegato di Trieste Trasporti, Aniello Semplice.
Il documento stabilisce le modalità di acquisizione delle immagini e le procedure operative in caso di allarme. Le telecamere, per le quali esiste già un accordo con le rappresentanze sindacali, copriranno gli spazi a bordo nel rispetto della privacy dei lavoratori e dei passeggeri. Sarà presente altresì una videocamera orientata verso l’esterno che permetterà di ricostruire le dinamiche in caso di incidente stradale. Questo sistema servirà a contrastare le diverse tipologie di reato: dal borseggio al bullismo, dai furti allo stalking, dal traffico di sostanze stupefacenti alle aggressioni. L’occhio elettronico sarà inoltre utile per documentare eventuali infortuni a bordo degli autobus.
Nel Rapporto pubblicato dal Sole 24 Ore sulla criminalità in Italia, riferito all’anno 2015 (dati del Ministero dell’interno e dell’Istat), Trieste si trova al 21esimo posto per densità di “crimini” censiti a livello provinciale: 4.734 ogni 100.000 abitanti.