I crimini contro l’ambiente sono particolarmente odiosi perché, nuocendo alla natura, nuocciono anche e soprattutto alla salute dell’uomo. Dunque, possono essere considerati a pieno titolo delitti contro la persona. Ampio e variegato il ventaglio di queste fattispecie delittuose. Si va dagli incendi all’inquinamento, fino al bracconaggio e alla contaminazione del suolo e delle acque. Oggi tutto ciò, insieme alle attività che lo Stato mette in atto per contrastarli, è rappresentato in un museo ad hoc: una struttura unica in Europa, di circa 400 metri quadrati, divisa in sezioni che riproducono i contesti ambientali dei vari fenomeni criminali e i danni prodotti sull’ambiente, sulle specie protette e nel settore agroalimentare. Stiamo parlando del nuovo Museo Ambiente e Crimine (M.A.CRI.), inaugurato recentemente presso il Bioparco di Roma e realizzato dal Comando Unità Tutela Forestale Ambientale e Agroalimentare Carabinieri (Cutfaa) e dal Bioparco di Roma, con “l’obiettivo di sensibilizzare l’opinione pubblica sui reati che deturpano i nostri territori”. La struttura è stata intitolata all’etologo e scienziato Danilo Mainardi, “per il suo prezioso contributo allo studio del comportamento animale e alla diffusione della cultura del rispetto e della salvaguardia della natura”.”Sono grato all’Arma dei Carabinieri e al Bioparco per il lavoro fatto – ha affermato il Ministro delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali, Maurizio Martina – in particolare per l’intitolazione a Mainardi, figura straordinaria per il Paese da cui ho imparato molto. Il passo di oggi – ha aggiunto – dimostra come l’Italia, soprattutto sul versante educativo, possa fare tantissimo e questa frontiera dell’educazione ambientale e della biodiversità è fondamentale per il patrimonio straordinario che abbiamo. E’ uno dei temi di cittadinanza che ci giocheremo da qui ai prossimi anni, basti pensare all’attenzione che i cittadini hanno sulla discussione sui cambiamenti climatici per capire che parliamo di temi di estrema attualità. Dobbiamo far capire sempre di più che la biodiversità di cui disponiamo è una grande responsabilità per tutti – ha concluso Martina – e, come dimostra l’accorpamento dei Forestali con i Carabinieri, anche lo Stato e le istituzioni si devono evolvere nelle professionalità”.