Inaugurato a Parigi il primo tratto dell’autostrada ciclabile urbana, che nei lavori in progress costeggerà il Bacino dell’Arsenale, dal Quai de la Rapée a Place de la Bastille a doppio senso. Un passo importante compreso nel piano “Reve- Réseau Express Vélo”, il programma d’investimenti di 150 milioni di euro che raddoppierà entro il 2020 la rete di piste ciclabili, passando dagli attuali 700 a 1.400 chilometri. Per incentivare in maniera significativa l’utilizzo della bicicletta in città occorrono infrastrutture adeguate, investimenti e nuove regolamentazioni a favore delle due ruote a pedali. Ed è questo che pensa il Sindaco Parigi, Anne Hidalgo, prima quanto fervida sostenitrice dell’ambizioso piano che rivoluzionerà la mobilità della capitale francese. Per la realizzazione della cosiddetta autostrada ciclabile e di altre piste dedicate alle bici sono stati stanziati 63 milioni di euro. Mentre 30 milioni di euro finanzieranno il programma “Parigi a 30 chilometri all’ora”, che prevede l’estensione delle zone urbane a 30 chilometri orari. La nuova regolamentazione, decisa in accordo con la polizia, prevede il diritto di precedenza del ciclista ai semafori di tutti gli incroci di Parigi. Una soluzione che garantirà maggiore sicurezza ed una viabilità più veloce. Ai crocevia, inoltre, ci saranno 7.000 nuove aree di arresto privilegiate per ciclisti, davanti alle auto, per creare una fascia di sicurezza e agevolare gli attraversamenti. Con 7 milioni di euro verranno potenziate anche le aree di parcheggio per le biciclette (10.000 in più rispetto a quelle attuali) che saranno dislocate nelle zone strategiche, in particolare di fronte alle stazioni della metropolitana. La pianificazione prevede un ulteriore potenziamento dei servizi di bike sharing in collaborazione con le Ferrovie e il servizio di trasporto pubblico cittadino. Secondo il sindaco, Anne Hidalgo, la sfida più dura sarà tuttavia quella culturale per convincere i cittadini che la bicicletta è il mezzo più comodo, e veloce per spostarsi in completa libertà e sicurezza lungo le vie della città. In teoria tutti d’accordo, ma poi si dovrà vedere alla resa dei conti se saranno in molti a lasciare l’auto in garage, magari nelle giornate di il brutto tempo. Intanto però via libera al piano e alla relativa sensibilizzazione.