L’eccezionale vicenda vissuta ieri dai cittadini di Mosca farà sicuramente da spunto a diversi film. Oltre 20mila persone sono state evacuate da centri commerciali, tre stazioni ferroviarie e due università della capitale russa dopo l’arrivo di 20 allarmi bomba alle forze dell’ordine: lo riferisce la stampa russa. Trenta edifici coinvolti in tutto, con la polizia che starebbe verificando i luoghi indicati nelle chiamate. Stando alla stampa russa, nell’operazione sono impiegati anche cani anti-esplosivo.
Le chiamate al centralino di emergenza sono arrivate quasi contemporaneamente; pertanto è stato detto che potrebbe trattarsi di “mero terrorismo telefonico”.
I servizi di emergenza hanno riferito che le unità di polizia, compresi specialisti di esplosivi e agenti delle unità cinofile, hanno perlustrato gli edifici e le strutture evacuate. Tra i luoghi interessati figurano le stazioni ferroviarie più grandi della capitale, più di una dozzina di centri commerciali – tra cui il Gum, situato vicino alla Piazza Rossa – e almeno tre università.
I servizi di sicurezza hanno affermato all’agenzia di stampa Ria che molte delle chiamate sembrano provenire dall’Ucraina. Ieri il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, secondo quanto riporta la Tass aveva detto che il Cremlino non rilascia commenti sull’aumento di falsi allarmi bomba, aggiungendo che “è una questione dei nostri servizi speciali”.
Russia Today riporta che i falsi allarmi terrorismo sono punibili nel Paese con pene fino a cinque anni di carcere e che sono state aperte diverse indagini. Tuttavia, scrive l’emittente, la possibilità che i responsabili utilizzino messaggi pre-registrati, sistemi di digitazione automatica e meccanismi per nascondere la località da cui chiamano rende difficile identificarli. Gli allarmi bomba non sono stati solo a Mosca, ma anche in altre città fra cui Tomsk, nel sudovest della Siberia dove sono state evacuate diverse scuole e centri commerciali.