Un libro per ogni nuovo bambino o bambina nato a Firenze nel 2021. Un segno di attenzione ai più piccoli, un dono speciale di benvenuto che verrà regalato nelle biblioteche comunali. E’ la nuova iniziativa del Comune per favorire la lettura e le relazioni genitori-figli.
Le famiglie con bambine e bambini nati nel 2021 e residenti a Firenze riceveranno a casa un invito per andare in una delle biblioteche comunali della città per ritirare questo volume speciale come benvenuto per i loro piccoli. Il libro, che nasce dall’iniziativa di alcuni pediatri e bibliotecari per favorire la lettura ad alta voce dei genitori all’interno del progetto ‘Nati per leggere’, è composto da tante facce che rappresentano altrettante emozioni e che aiuteranno il bambino a riconoscerle.
Per ritirare il libro sarà sufficiente recarsi in una biblioteca presentando l’invito ricevuto a casa. Questa sarà anche l’occasione per le famiglie per conoscere le biblioteche e le sezioni bambini e ragazzi, i servizi dedicati, le collezioni di libri per le diverse fasce d’età e per i genitori, gli spazi dei Baby Pit-stop pensati per il comfort di mamma e neonato e tutte le attività e i progetti dedicati ai più piccoli. Insieme all’invito le famiglie riceveranno anche un pieghevole con alcuni suggerimenti su come leggere ai figli e insieme a loro durante i primi anni di vita.
“La lettura condivisa in famiglia – sottolinea l’assessore alla cultura Tommaso Sacchi – è un gesto importante per lo sviluppo cognitivo dei bambini e ha un’influenza positiva sui neonati perché costituisce un’opportunità di relazione tra bambino e genitori che consente di sviluppare meglio, e più precocemente, la comprensione del linguaggio e la capacità di lettura. Gli studi scientifici dimostrano che il bambino arricchisce molto le sue capacità cognitive e relazionali nei primi 3 anni di vita grazie alla relazione, alla lettura, al canto, al massaggio e al gioco. Con questo libro, nato dall’iniziativa di alcuni pediatri e bibliotecari, le biblioteche invitano i genitori a leggere ad alta voce ai propri figli come gesto di cura e d’amore”.
Fonte: Comune di Firenze