Alla kermesse parteciperanno ministro Galletti, viceministro Bellanova e sindaco Nardella, oltre ai rappresentanti di 25 governi internazionali.
Un simposio voluto per accelerare la diffusione a livello globale dell’energia geotermica.
Intitolata “Lavorare insieme per promuovere l’energia geotermica verso un futuro di energia sostenibile”, la conferenza riunirà rappresentanti del settore pubblico e privato per cercare di superare le criticità che hanno limitato la diffusione della geotermia, nonostante il suo vasto potenziale.
L’evento è organizzato dal Ministero degli Esteri, dal Ministero dello Sviluppo economico e da quello dell’Ambiente insieme all’Agenzia internazionale per le energie rinnovabili (Irena).
“In linea con l’impegno assunto alla Cop 21 di Parigi – ha detto il ministro dell’Ambiente Gian Luca Galletti – il governo è determinato a promuovere l’energia rinnovabile e ad investire in tecnologie innovative a emissioni zero e a ridotto impatto ambientale, anche nel settore della geotermia. Il Paese continuerà a perseguire questi obiettivi, nella cornice della Strategia energetica nazionale, puntando sul nostro alto livello di diffusione e conoscenza delle energie rinnovabili. Ciò è vero in particolare – ha concluso Galletti – rispetto all’esperienza in campo geotermico, avendo noi sviluppato a Larderello, in Toscana, il primo impianto di produzione di energia geotermica in assoluto”.
“A livello globale l’energia geotermica resta in gran parte inutilizzata, nonostante il suo enorme potenziale per la generazione di energia a basse emissioni di carbonio e l’uso diretto in riscaldamento e raffreddamento” – afferma Adnan Z. Amin, direttore generale di Irena. In questo momento possiamo sfruttare solo il 6% del potenziale geotermico accertato, ciò vuol dire che il settore rappresenta opportunità significative per de carbonizzare il sistema energetico e favorire la crescita economica in 90 Paesi con risorse certe. Questa conferenza dell’Alleanza Globale per la Geotermia è una pietra miliare che, con fermezza, dimostra una rinnovata volontà di sbloccare il potenziale di geotermia e rafforzare l’importanza di un suo impiego a favore della transizione energetica globale – ha concluso Amin”.
La geotermia ha un potenziale inespresso che in molti Paesi, e in particolare nel nostro, aiuterà a raggiungere importanti traguardi. “In più – ha spiegato il viceministro del Mise Teresa Bellanova – la geotermia ha un’intensità occupazionale maggiore rispetto ad altre fonti energetiche ed alle altre rinnovabili in sviluppo e, a differenza di esse, ha preziose caratteristiche di programmabilità e continua disponibilità nel tempo. La massima compatibilità ambientale nell’uso della risorsa geotermica – aggiunto Bellanova – è il paradigma da cui passa un rinnovato impulso per lo sviluppo del settore in Italia, già primo Paese geotermoelettrico europeo: penso agli usi diretti del calore per riscaldare le abitazioni, alla sperimentazione di progetti pilota per la generazione elettrica ad emissione nulla, penso alla possibilità di valorizzare risorse a temperature più basse di quanto fatto nel passato, grazie all’uso di tecnologia italiana”. “L’Italia è uno dei principali attori mondiali nei settori industriali connessi alla geotermia” conclude il Viceministro “e la scuola geotermica italiana, rinomata eccellenza a livello internazionale, può dare contributi importanti per il successo dell’Alleanza nell’ambizioso obiettivo di sbloccare il consistente potenziale inespresso a livello globale”.
La kermesse fiorentina sarà focalizzata sull’individuazione dei meccanismi necessari per la riduzione del rischio negli investimenti geotermici, la creazione di opportuni quadri regolatori e percorsi per rafforzare la capacità istituzionale e umana all’interno del settore.
Lanciata nel 2015 alla Conferenza di Parigi sul Clima, l’Alleanza Globale Geotermica (GGA) è una piattaforma inclusiva multi-stakeholder costituita da pubblico, privato, attori governativi e no, impegnata ad aumentare la diffusione dell’energia geotermica in tutto il mondo. Si compone di 42 paesi e 29 istituzioni, tra cui organizzazioni multilaterali, partner di sviluppo, organizzazioni internazionali e regionali, le istituzioni finanziarie internazionali e settore privato.
Gli obiettivi dell’Alleanza sono aumentare gli sforzi multilaterali verso un ambiente più favorevole per ottenere un aumento del 500 per cento globale di capacità installata per la produzione di energia geotermica e un incremento del 200 per cento nel riscaldamento geotermico entro il 2030.
L’energia geotermica è energia che esiste sotto forma di calore nel sottosuolo e che viene portata in superficie come acqua e/o vapore. A seconda delle sue caratteristiche, l’energia geotermica può essere utilizzata per generare elettricità pulita o per usi diretti, quali riscaldamento e raffreddamento, come pure nelle attività agroindustriali e nelle industrie, giusto per menzionare alcuni dei suoi campi di applicazione.
L’energia geotermica attualmente rappresenta appena lo 0,3% delle capacità installate nel mondo che utilizzano fonti rinnovabili. Una volta coperti i costi di avviamento, essa è però una fra le meno costose fonti energetiche da rinnovabili che esistano. Le stime più caute fanno corrispondere il potenziale globale geotermico ad un valore di circa 200GW.
Grazie, in particolare, alla geotermia toscana il nostro Paese è nella top five mondiale dei produttori di elettricità derivante da questa fonte rinnovabile.
I dati italiani del primo quadrimestre 2014, peraltro, evidenziano una crescita percentuale della produzione geotermoelettrica del 2,7% rispetto allo stesso periodo del 2013, anno in cui la generazione. aveva già fatto segnare il record assoluto nella storia della geotermia con 5.301 GWh prodotti in Toscana nell’anno solare. Numeri che soddisfano più del 26,5% del fabbisogno energetico regionale e che fanno della geotermia toscana un’eccellenza nel panorama mondiale.
Le risorse geotermiche del territorio italiano a potenzialmente estraibili da profondità fino a 5 chilometri sono dell’ordine di 21 exajoule (21×1018 Joule, corrispondenti a circa 500 MTEP, ovvero 500 milioni di tonnellate equivalenti di petrolio). Di esse, circa due terzi hanno temperatura inferiore a 150 °C c. Pertanto, le risorse a temperatura così alta (T>80-90 °C) da permettere la produzione di energia elettrica a costi oggi competitivi con quelli di altre fonti di energia si trovano solo in poche aree della fascia pre-appenninica tosco-laziale-campana, delle due Isole maggiori e di quelle vulcaniche del Tirreno, in corrispondenza di zone caratterizzate da forti anomalie del flusso di calore. Queste aree sono ubicate quasi esclusivamente nel settore occidentale del nostro Paese.