A Bari la Giunta municipale ha appena approvato la delibera con la quale il Comune aderisce, per un anno, alla messa in prova della circolazione di dispositivi di micromobilità elettrica. Il provvedimento risponde alla necessità, espressa dal Governo con riferimento agli Enti locali, di promuovere e sviluppare forme di mobilità sostenibile per aumentare la ripartizione modale dei trasporti in ambito urbano, creando i presupposti per la diffusione della mobilità dolce. Al test del capoluogo pugliese saranno ammessi i dispositivi di mobilità autobilanciati ovvero hoverboard, segway, monowheel nonchè i monopattini. Nelle prossime settimane sulle strade individuate come adatte alla realizzazione dell’iniziativa sarà installata la specifica segnaletica stradale verticale e orizzontale.
“Nel definire l’area relativa all’avvio della sperimentazione della microobilità elettrica sul territorio comunale – ha detto l’assessore ai Lavori pubblici, Giuseppe Galasso – abbiamo cercato di estendere il più possibile le zone interessate, coinvolgendo gran parte del centro cittadino e alcune porzioni dei quartieri a ridosso del centro dove c’è una maggiore concentrazione di uffici e quindi, verosimilmente, una maggiore utenza di micromobilità che potrebbe trovare comodo spostarsi con mezzi elettrici”.
Alcuni quartieri della città vecchia saranno quindi interessati dalla sperimentazione nella loro interezza. Fanno eccezione solo alcuni assi stradali di scorrimento che non possono essere trasformati in zone con limite di velocità 30 orari, rappresentando di fatto importanti arterie di traffico. Nelle aree pedonali sarà possibile circolare con i mezzi elettrici, con l’eccezione di Via Sparano, che l’Amministrazione ha scelto di non comprendere in virtù della fortissima concentrazione di pedoni che quotidianamente la percorrono. Diversamente i mezzi elettrici potranno essere utilizzati su altre aree pubblichi pedonali quali via Argiro, piazza Cesare Battisti, piazza Umberto, piazza Garibaldi, piazza Massari, oltre che su tutte le piste ciclabili che permettono di raggiungere le zone 30 nel centro città, nel rispetto dei limiti imposti dal decreto ministeriale.
Quella di Bari sarà una sperimentazione ampia, che consentirà di valutare l’efficacia del nuovo sistema di mobilità e della segnaletica correlata, secondo quanto previsto dal decreto del Mit. Entro la fine dell’anno saranno installati tutti i cartelli segnaletici occorrenti che indicheranno opportunamente i diversi spazi aperti alla sperimentazione dei nuovi sistemi di micromobilità. Il decreto ministeriale specifica altresì le caratteristiche tecniche che i veicoli devono possedere per essere ammessi alla sperimentazione. I Comuni che intendano avviare i test dovranno prevedere una “campagna di informazione della sperimentazione in atto nel proprio territorio in corrispondenza di infrastrutture di trasporto, ricadenti nel proprio centro abitato, destinate allo scambio modale quali porti, aeroporti, stazioni ferroviarie, autostazioni”.
I Comuni che istituiscono o affidano servizi di noleggio dei dispositivi in condivisione dovranno, infine provvedere a definire aree per la sosta dei dispositivi, in particolare nei punti di scambio più elevato, per garantire una fruizione più funzionale dei dispositivi evitando l’intralcio di marciapiedi e aree pedonali con dispositivi abbandonati in posizioni non consentite e non sicure per i pedoni. Gli stessi Comuni prevedono, nella istituzione o nell’affidamento del servizio di noleggio, l’obbligo di coperture assicurative per l’espletamento del servizio stesso.