Il Comune di Genova aderisce a Re.A.DY, Rete italiana delle Regioni, Province Autonome ed Enti Locali impegnati a prevenire, contrastare e superare le discriminazioni per orientamento sessuale e identità di genere in chiave intersezionale con gli altri fattori di discriminazione: sesso, disabilità, origine etnica, orientamento religioso, età, riconosciuti dalla Costituzione, dal diritto comunitario e internazionale.
L’assessore alle Politiche di Genere e Pari opportunità, Rita Bruzzone, parteciperà, su delega del sindaco Silvia Salis, all’incontro annuale della Rete a Piacenza.
«L’adesione a Re.a.dy., attiva dal 2006 con 300 enti locali iscritti, rientra negli impegni dell’amministrazione per la promozione dei diritti della comunità Lgbtqia+, spiega l’assessore Bruzzone, che rientrano nelle Linee programmatiche di governo della città: abbiamo avviato azioni concrete in questa direzione a partire dalla registrazione dei figli di 11 coppie di donne. A breve apriremo l’Ufficio per i diritti Lgbtqia+ per le politiche rivolte a questa comunità e ci impegneremo a modificare il registro della famiglia, come l’Agenzia della famiglia, che dovrà comprendere tutte le forme di famiglia. Grazie alla collaborazione con le associazioni, a partire dagli organizzatori del Liguria Pride e tutte le anime associative della comunità Lgbtqia+, ci impegniamo a lavorare per rispondere alle richieste inascoltate. L’adesione a Re.a.dy. è uno dei primi passi per portare il Comune a essere un ente locale vicino ai cittadini, con la promozione di buone pratiche, anche all’interno della macchina amministrativa, a partire dalla conoscenza e dalla formazione del personale che lavorerà all’interno dell’ufficio dei diritti sull’attivazione dell’identità alias.”
Fonte: comune di Genova