Il rapporto “L’offerta di abitazioni in Italia. Un quadro generale”, realizzato da Fondazione IFEL nell’ambito dell’iniziativa Città nel Futuro promossa da Ance e diretta da Francesco Rutelli, offre una fotografia aggiornata e comparata del patrimonio abitativo italiano, con uno sguardo alle trasformazioni in corso nelle principali aree urbane e agli scenari demografici che condizioneranno la domanda di casa nei prossimi decenni. A presentarlo durante i lavori è stato lo stesso Presidente di IFEL Alessandro Canelli.
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L’Italia emerge come il Paese europeo con la più alta quota di abitazioni di proprietà (oltre il 55%) e la più bassa percentuale di alloggi in affitto (13%), segno di una cultura fortemente legata all’acquisto della casa e di un mercato della locazione strutturalmente debole. Tuttavia, a fronte di un’elevata proprietà, il sistema presenta anche un’anomalia significativa: più di un quarto delle abitazioni risulta non occupato. Secondo il Censimento Istat 2021, sono circa 9,6 milioni di unità, un numero enormemente superiore ai livelli registrati in Francia (7,8%) e Germania (4,4%).
Questo dato rivela un paradosso strutturale: un Paese con un’offerta teoricamente ampia ma in larga parte immobilizzata, frutto di squilibri territoriali, inefficienze amministrative, rigidità del mercato e una forte componente di seconde case inutilizzate. L’Italia appare dunque come un sistema immobiliare statico e poco permeabile, incapace di rispondere con efficacia alle nuove forme di domanda abitativa.
Nel complesso, il rapporto restituisce l’immagine di un Paese ricco di patrimonio immobiliare ma povero di politiche abitative attive. La combinazione di proprietà diffusa, immobilismo del mercato, debolezza dell’offerta sociale e crisi demografica rende urgente un ripensamento delle strategie di abitare, fondato su una più ampia disponibilità di alloggi in affitto a prezzi sostenibili, il riuso del patrimonio esistente, la rigenerazione dei vuoti urbani, e la promozione di modelli abitativi adatti a famiglie nuove e a popolazioni in trasformazione. Il Rapporto completo è disponibile per il download qui.
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Fonte: IFEL