La Banca centrale europea valuta un possibile “stress finanziario” derivante dai molteplici crediti deteriorati, dall’incertezza politica (fra cui l’incognita Brexit), dalla bassa crescita e dalla “preoccupazione relativa alla sostenibilità del debito pubblico nell’Eurozona nonostante le condizioni finanziarie favorevoli. Questi, in pillole, i temi chiave del rapporto periodico sulla stabilità finanziaria redatto dall’Eurotower, che nota altresì la “tenuta” dell’Eurozona di fronte ai recenti episodi di vulnerabilità”.
Per lo schieramento pro Ue continuano ad essere molto favorevoli i sondaggi sulla Brexit. Secondo quanto è stato pubblicato ieri dal Daily Telegraph, la campagna Remain è al 55%, con 13 punti di vantaggio rispetto agli euroscettici, al 42%. Per il giornale britannico la crescita dei voti filo-Bruxelles è da attribuire anche ad un importante spostamento di consensi fra gli over 65 e quindi i pensionati. Questa parte della popolazione, tradizionalmente diffidente nei confronti dell’Europa, starebbe oggi cambiando idea. Il Telegraph sottolinea come gli allarmi e la cosiddetta strategia della paura messi in campo dal premier David Cameron e dalla campagna Remain hanno sicuramente inciso sul fenomeno. In base al sondaggio, il 52% degli over 65 si dice favorevole alla permanenza del Paese nell’Ue mentre il 44% è contrario.