Il Consiglio dei ministri ha approvato, in esame preliminare, un decreto legislativo che apporta correzioni e integrazioni al Testo Unico FER, il provvedimento che punta ad accelerare la costruzione e l’esercizio di impianti a fonti rinnovabili, di accumuli, opere e infrastrutture connesse.
Proposto dal Ministro per la Pubblica Amministrazione Paolo Zangrillo, dal Ministro per le Riforme Istituzionali Maria Elisabetta Alberti Casellati e dal Ministro dell’Ambiente e della Sicurezza energetica Gilberto Pichetto, il TU FER, oggi oggetto di correttivo, è entrato in vigore lo scorso 31 dicembre e prevede tre “binari” amministrativi: l’attività libera, la procedura abilitativa semplificata, l’Autorizzazione Unica.
L’obiettivo principale delle norme introdotte è la semplificazione dei regimi amministrativi per la produzione di energia da fonti rinnovabili, volta a promuovere un’accelerazione nella transizione ecologica e a facilitare gli investimenti nel settore, in linea con gli impegni del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR).
Le modifiche mirano a:
- accelerare l’iter autorizzativo per la costruzione e l’esercizio di impianti di energia rinnovabile;
- introdurre definizioni precise per “infrastrutture indispensabili” e “revisione della potenza” degli impianti esistenti;
- razionalizzare le procedure per gli interventi che interferiscono con vincoli paesaggistici o di tutela del patrimonio culturale;
- rivedere i termini per l’obbligo di ripristino dei luoghi a carico dei soggetti esercenti;
- ridurre i tempi di alcuni procedimenti amministrativi, tra i quali quello relativo alla “autorizzazione unica” con valore di valutazione di impatto ambientale, che passa da 120 a 40 giorni per alcune tipologie di interventi;
- prevedere il punto di contatto unico a livello comunale per gli interventi sul territorio.
Fonte: Comunicato stampa Consiglio dei Ministri