Nel giorno della commemorazione della strage di Capaci, in cui persero la vita Giovanni Falcone e la moglie Francesca Morvillo, oltre ai tre uomini della scorta Vito Schifani, Antonio Montinaro e Rocco Dicillo si registra una rilevante iniziativa in tema di lotta alla mafia. “L’importante sinergia tra alcuni commercianti di diverse nazionalità, Addiopizzo, squadra mobile e procura di Palermo ha permesso in tempi brevissimi, poco più di un mese, di fermare dieci persone che hanno seminato terrore e violenza nel centro storico di Palermo”. E’ quanto si legge in una nota dell’associazione antiracket Addiopizzo, in relazione all’operazione antimafia della polizia che stamani a Palermo ha portato allo smantellamento di un gruppo criminale che imponeva il pizzo ai commercianti extracomunitari a Ballarò.
“L’associazione e gli uomini della squadra mobile del Dottor Ruperti – prosegue la nota – sono entrati in contatto lo scorso aprile con la maggior parte dei commercianti bengalesi e di altri Paesi che erano stati presi di mira con minacce, estorsioni e rapine; li hanno supportati e accompagnati nel percorso di collaborazione e oggi, grazie al lavoro straordinario di polizia e procura, si concretizza questo significativo epilogo. Un’indagine lampo, una storia senza precedenti perché per la prima volta il fenomeno della denuncia collettiva vede coinvolti un cospicuo numero di migranti che da tempo vive a Palermo”.
“Adesso ci auguriamo che l’intera comunità cittadina e le istituzioni sostengano e proteggano questi nostri fratelli che hanno dato alla città di Palermo un significativo esempio di civiltà e cittadinanza. L’impegno e la passione profusi in questi anni e i risultati significativi di stamattina e quelli che verranno, crediamo siano il modo migliore per dare valore alla memoria”.