Intendere la scuola come punto di riferimento per gli studenti e le famiglie, per contrastare la dispersione e il disagio. Parte da qui il progetto “La Scuola al centro” che ha visto la firma del ministro dell’Istruzione Stefania Giannini al decreto che stanzia 10 milioni di euro (subito disponibili) per iniziative che rendano le scuole (soprattutto quelle periferiche) poli di aggregazione e attrazione nei contesti a maggior rischio di dispersione di quattro città: Napoli, Roma, Palermo e Milano. A settembre 2016, invece, attraverso un ulteriore finanziamento la copertura verrà applicata a tutto il territorio nazionale. Gli istituti scolastici avranno tempo fino al 20 giugno per candidare i loro progetti, accedendo così ai finanziamenti.
“Le periferie sono i centri del futuro – ha sottolineato il titolare del Miur – sono ricche di umanità e di energie. Spetta a noi, alla Scuola, raccoglierle e farle emergere. Con questo progetto vogliamo dare ai ragazzi di quelle aree del Paese dove l’istruzione costituisce una risposta importante ed essenziale per garantire un futuro alle nuove generazioni, una scuola aperta, che appartenga a tutta la comunità, dove famiglie e studenti possano sentirsi come in una seconda casa da frequentare non solo quando ci sono le lezioni, ma anche in orario extra scolastico. Questo già accade in moltissime città, ora stanziamo risorse specifiche affinché quella scuola aperta e viva che abbiamo immaginato con La Buona Scuola possa concretizzarsi sempre di più”.
Il decreto prevede aperture straordinarie e diverse iniziative a partire dall’inizio di luglio. Le istituzioni coinvolte saranno circa 700 ed ognuna avrà un budget di 15.000 euro.
A settembre, attraverso finanziamenti del Pon Scuola, saranno coinvolte altre 5.000 scuole in tutta Italia. Le attività potranno essere svolte in collaborazione tra istituti scolastici, con Enti locali, università, associazioni, cooperative. I fondi saranno utilizzati per pagare il personale, le attività e i materiali.