La vincitrice sarà annunciata a giugno e anche quest’anno nessuna città italiana è candidata a questo riconoscimento europeo. Molte città europee stanno realizzando standard elevati di sostenibilità urbana, con soluzioni innovative all’avanguardia, per rispondere alle sfide ambientali. Il premio Capitale verde europea è un’occasione unica per loro di condividere le loro esperienze con il resto d’Europa.
S-Hertogenbosch e Nijmegen nei Paesi Bassi e Umeå in Svezia: sono le tre città finaliste per il titolo di Capitale verde d’Europa 2018 annunciate dalla Commissione Europea, insieme con le cittadine che si contenderanno il titolo di “Foglia verde europea 2017” dedicato ai centri con una popolazione compresa fra 50 e 100.000 abitanti: Cornellà de Llobregat in Spagna, Galway in Irlanda, Mikkeli in Finlandia.
Le sei città finaliste “possono diventare veri e propri modelli per un futuro sostenibile, mostrandoci come possiamo rendere le città luoghi migliori per vivere”, dichiara Karmenu Vella, commissario europeo per l’Ambiente. Ora, le finaliste passeranno alla fase successiva del concorso, dove potranno presentare la loro visione del futuro, compreso il loro ruolo di ambasciatrici e promotrici di buone pratiche per l’ambiente. I vincitori saranno annunciati il 22 giugno 2016 a Lubiana, in Slovenia, attuale Capitale Verde d’Europa.
Pianificazione intelligente per ridurre l’impatto ambientale dei nuovi sviluppi edificativi, meno traffico nel centro e più veicoli elettrici: è la città di ‘S-Hertogenbosch, tra Amsterdam, Anversa, Breda e Tilburg, con oltre 150.000 abitanti.
Punta sull’energia rinnovabile Nimega, città di studenti con più di 170.000 abitanti: sfrutterà l’energia verde con un nuovo quartiere ad alta efficienza energetica collegato a una rete di recupero del calore residuo (la cooperativa energetica locale sta progettando di costruire quattro turbine eoliche).
La svedese Umeå, con una popolazione in crescita di 120.000 abitanti, è un centro internazionale per la ricerca e l’istruzione; ha avuto il titolo del 2014 di Capitale europea della cultura, ha investito in infrastrutture verdi, come un sistema energetico comunale basato sulla cogenerazione.
Più piccole, ecco invece le città in lizza per la Foglia Verde. La spagnola Cornellà de Llobregat (86.000 abitanti circa), situata all’interno dell’area metropolitana di Barcellona, per risolvere il problema del traffico e della mancanza di aree verdi ha deciso di implementare diversi progetti ambientali tra cui quello per migliorare l’equilibrio della città e del territorio attraverso la definizione di zone verdi all’interno e intorno alla città.
Galway, in Irlanda (75.000 abitanti) nel 2015 ha lanciato la sua visione per il 2025 ‘Verso una strategia sostenibile culturale per Galway’ e punta a diventare un modello di sostenibilità economica, responsabilità ambientale, salvaguardia del patrimonio culturale, innovazione artistica, partecipazione della comunità e inclusione sociale.
Infine, Mikkeli, in Finlandia (55.000 abitanti) si propone di promuovere un ambiente urbano sano ed ecologicamente sostenibile, concentrandosi su quattro dimensioni fondamentali: conservazione dell’acqua pulita; promozione delle fonti energetiche rinnovabili, in particolare delle bioenergie; integrazione delle tecnologie pulite nella gestione dei rifiuti; e sistematica implementazione di soluzioni digitali.