L’Istat pubblica l’aggiornamento 2023 degli indici annuali dei costi di gestione dei rifiuti con base di riferimento 2015=100. Gli indici si riferiscono alle attività di raccolta, trattamento e smaltimento dei rifiuti e al recupero dei materiali calcolati con la formulazione di Laspeyres e sistema di ponderazione fisso, riferito all’anno 2015 e misurano l’andamento dei costi di produzione delle attività di gestione dei rifiuti, con riferimento all’acquisto di beni e servizi, al costo del personale dipendente e al costo d’uso del capitale. Tra il 2022 e il 2023 l’indice di costo della gestione dei rifiuti mostra una crescita dell’1,5% che è il risultato degli aumenti del prezzo degli acquisti di beni e servizi (+1,2%), delle spese del personale (+1,5%) e del costo d’uso del capitale (+3,1%). Rispetto ai 2 sotto-settori economici, la variazione di +1,5% dei costi nel 2023 è dovuta al +1,5% del settore delle attività di raccolta, trattamento e smaltimento dei rifiuti e al +1,7% di quello del recupero dei materiali.
L’assenza di fonti informative di indici di prezzo alla produzione per il settore della gestione dei rifiuti, ha condotto l’Istat alla progettazione e implementazione di un nuovo indicatore di tipo indiretto in grado di sfruttare il patrimonio informativo disponibile presso l’Istituto, questa soluzione è stata accolta dopo aver valutato ed escluso la realizzazione di una rilevazione diretta finalizzata a raccogliere dati rilevanti per misurare il fenomeno per problematiche legate non solo ai tempi di realizzazione, ma anche alla complessità del settore e all’incremento del carico statistico sulle imprese.
L’indice considera le voci di costo sostenute dalle imprese del settore per la gestione dei rifiuti; acquisto di beni e servizi, costo del personale, costi di utilizzo del capitale. Per la componente degli acquisti di beni e servizi, sono stati utilizzati gli indici dei prezzi alla produzione dei prodotti industriali e dei servizi prodotti dall’Istat dettagliati a livello di 256 voci. I costi del personale sono desunti dalla Rilevazione mensile sulle Retribuzioni contrattuali considerando come variabile di riferimento il costo orario del personale del settore rifiuti; i costi di utilizzo del capitale sono derivati dagli indici dei prezzi alla produzione dei beni capitali. In particolare, la stima della composizione dei costi intermedi di beni e servizi sostenuti dalle imprese del settore deriva dall’integrazione di fonti Istat con fonti Ispra, sulla base delle linee guida fornite da un apposito gruppo di lavoro costituito dal Presidente dell’Istat e promosso dal Ministero dell’Ambiente.
Fonte: ISTAT