La legge 10/2013 relativa agli spazi verdi urbani prevede l’obbligo per gli enti locali di ampliare le aree arboree favorendo così l’assorbimento delle polveri sottili e riducendo nei centri abitati l’effetto isola di calore. La norma introduce altresì misure per implementare la bioarchitettura, le coperture verdi e i giardini verticali, prevedendo inoltre che vengano tutelate le aree verdi esistenti di pertinenza degli edifici. Tra i diversi punti vi è il rafforzamento delle piante monumentali attraverso l’istituzione del catasto degli alberi “storici” insieme all’obbligo di mettere a dimora una pianta per ogni nuovo nato, monitorando quest’azione con il cosiddetto bilancio arboreo, strumento grazie al quale i Sindaci dei Comuni sopra i 15.000 abitanti dovrebbero rendere noto il saldo tra il numero di alberi esistenti e le nuove piantumazioni. Al fine di aiutare gli Enti locali a mettere in pratica queste disposizioni, la legge prevede un Comitato per lo sviluppo del verde pubblico presso il Ministero dell’Ambiente. Ma a che punto è l’attuazione della legge? Per verificarne lo stato dell’arte, il presidente dell’VIII Commissione Ambiente della Camera, Ermete Realacci, ha depositato un’interrogazione ad hoc volta a monitorare la situazione nei diversi Comuni