Allarme attentati: il sindaco di Pietrasanta denuncia la Bild

“Inaccettabile. Produrrà un grave danno all’immagine e alle strutture turistiche della nostra regione e della nostra costa. Secondo voi i turisti tedeschi come reagiranno alla notizia di possibili attentati sulle nostre spiagge? Denuncio la Bild. Gli chiederò i danni per procurato allarme e chiederemo un risarcimento per il danno subito”. Massimo Mallegni, sindaco di Pietrasanta (Lucca), è tormentato per le conseguenze dell’annuncio del popolare tabloid tedesco; il quotidiano aveva rivelato in un numero di qualche giorno fa il rischio di attentati terroristici sulle spiagge italiane.

Il quotidiano tedesco aveva  ipotizzato che terroristi potessero travestirsi da venditori ambulanti: una forma di abusivismo che in Versilia, e nel resto della Toscana, è molto diffusa in estate. “E’ evidente – sostiene Mallegni – che si tratta di una manovra per destabilizzare il turismo nel nostro Paese che rappresenta uno degli elementi di competitività ancora forti della nostra economia. Un tentativo di dirottare i flussi che in questo periodo sono importanti verso l’Italia e verso le nostre coste dove i turisti europei da decenni vengono a trascorrere le vacanze. Il turismo tedesco è fondamentale, durante questi mesi che portano all’estate, per la nostra economia. La bufala del Bild è scorretta: un colpo basso, l’ennesimo, al nostro Paese e al nostro governo”.

Secondo Mallegni tutto parte dalla vicenda dello spread: “Tutto è iniziato con lo spread: la prima azione intentata dalla Germania per rendere fragile il nostro sistema. E ci sono riusciti. Hanno fatto cadere il governo Berlusconi per favorirne uno eletto dalle banche. Se oggi abbiamo un governo non eletto dal popolo è anche responsabilità loro. La Bolkestein, che vorrebbe mettere all’asta i nostri stabilimenti balneari per favorire le lobby, è un’altra delle azioni: ma questa volta falliranno perché non lo permetteremo. L’Italia non è un Paese in saldo”. Mallegni è ben felice che altri sindaci e assessori stiamo rispondendo al suo appello. “Valutiamo un’azione collettiva – conclude – visto che questo governo non ci tutela”.