Il MASE avrà a disposizione ulteriori risorse finalizzate all’attuazione della strategia energetica nazionale, con una quota aggiuntiva di circa 2 miliardi di euro previsti dal contributo del REPowerEU distribuiti in 7 nuovi investimenti, 3 scale-up e 3 riforme per un totale di 17 milestone e 9 target.
Sul fronte degli investimenti REPowerEU, si è perseguito l’obiettivo centrale del rafforzamento delle infrastrutture energetiche strategiche per il Paese e l’incremento dello sviluppo delle fonti rinnovabili finanziando il “Tyrrhenian link” partendo dal ramo Est, il progetto più importante nel panorama nazionale ed europeo di abilitazione alla transizione energetica del settore elettrico.
Vengono poi implementate le connessioni elettriche transnazionali, con il progetto “SACOI 3”, e le interconnessioni elettriche transfrontaliere tra Italia, Slovenia e Austria oltre al rafforzamento della capacità di export di gas verso l’Austria.
Si è puntato inoltre alla sicurezza e alla diversificazione degli approvvigionamenti in particolare con il potenziamento della Linea Adriatica, necessaria per la riduzione delle importazioni di gas dalla Russia, aumentando la capacità di trasporto lungo la direttrice sud/nord, dai punti di ingresso localizzati nel Sud Italia.
Sono state incrementate le risorse per la digitalizzazione della rete di distribuzione elettrica, in primo luogo, potenziando l’intervento PNRR smart grid e focalizzandolo sulle zone meno servite del Paese, e su reti di distribuzione di media e bassa potenza. Inoltre, si investirà su sistemi avanzati di digitalizzazione della rete di trasmissione elettrica nazionale.
Si rafforza anche l’impegno sulla produzione di idrogeno incrementando le risorse per le misure già presenti nel PNRR per aree industriali dismesse nelle Regioni italiane (Hydrogen valleys) e le attività di ricerca e sviluppo, specie in relazione alla possibilità di trasporto dell’idrogeno nelle reti esistenti.
Sul versante dell’approvvigionamento delle materie critiche, si investe per ampliare l’attività di ricerca e sperimentazione al fine di reperire tali materie prime sul nostro territorio e recuperarle dai prodotti in disuso, in un’ottica di circolarità.
Le riforme devono poi fare da volano all’attuazione degli investimenti nei tempi previsti, snellendo le procedure autorizzative nell’ottica della semplificazione, anche con l’identificazione di aree idonee, delle procedure per le autorizzazioni degli impianti di produzione delle rinnovabili; così come la diffusione delle energie rinnovabili, supportando meccanismi di garanzia di mercato nell’acquisto delle rinnovabili (PPA) e riducendo i costi di connessione per il biometano.
Fonte: Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica