Sono stati 25 gli “Artigiani in Liguria” di classe superiore, certificati dalla Regione a rappresentare i saperi della tradizione e l’eccellenza del comparto delle arti nell’edizione del Campionato mondiale del pesto al mortaio che si è appena concluso a Genova. Un evento seguito dai media di tutto il mondo, dalla Bbc alla televisione tedesca, fino al Financial Times. Un richiamo internazionale che porta la tradizione artigiana locale a confrontarsi con altri ambiti agroalimentari.
Il marchio “Artigiani in Liguria”, in collaborazione con il Sistema camerale della regione, Cna e Confartigianato Liguria, certifica il patrimonio delle lavorazioni locali esclusive a carattere manifatturiero e agroalimentare. I 25 artigiani eccellenti hanno preparato pani decorativi, focacce classiche a base di pesto e specialità dolciarie per rappresentare le peculiarità dei sapori regionali. Tra questi: sciroppo di rose, gelati al limone, basilico e pinolo: tutto sempre e soltanto all’insegna degli elementi con cui viene realizzato il pesto.
Il patrimonio delle lavorazioni artigianali liguri non si limita al seppur famosissimo pesto, ma comprende nel complesso 15 diversi ambiti, tutti eccellenti: ardesia della Val Fontanabuona, arte orafa, ceramica, cioccolato, composizione floreale, damaschi e tessuti di Lorsica, filigrana di Campo Ligure, ferro battuto ed altri materiali ornamentali, gelateria, panificazione, pasta fresca, restauro artigianale, sedie campanine di Chiavari, velluto di Zoagli e vetro. Settori che godono di buona salute e possono essere rilanciati. Quello dell’artigianato è, infatti, un ambito strategico per la trasmissione delle tradizioni locali, per la promozione dei territori e del turismo. Gli artigiani liguri hanno sempre dimostrato una grande abilità nel lavorare le materie prime disponibili e con il Campionato mondiale di pesto al mortaio, si sono messi in evidenza gareggiando con successo. Oggi con la gara internazionale è arrivata anche la richiesta all’Unesco affinché il pesto genovese al mortaio possa essere riconosciuto come best practice di un bene culturale immateriale dell’umanità