Le Pubbliche amministrazioni che vi aderiscono sottopongono in via preventiva gli atti di gara all’Autorità, che in tempi brevissimi – dai 5 agli 8 giorni – fornisce osservazioni e consigli, favorendo la deflazione del contenzioso. Le modalità di svolgimento sono contenute in appositi protocolli di azione che prevedono l’individuazione delle fattispecie da sottoporre a vigilanza, l’elenco della documentazione da esaminare, la descrizione del procedimento di vigilanza, la durata della collaborazione e le eventuali clausole di legalità da inserire nei bandi di gara.
Si tratta di uno dei più efficaci strumenti di prevenzione della maladministration, consentendo ad Anac di intervenire con tempestività e garanzia della legalità nelle procedure di aggiudicazione, senza nessuna perdita di tempo. L’Autorità predispone semestralmente una Relazione sull’attività di vigilanza collaborativa. L’attività dei primi sei mesi del 2023 è contenuta nella Relazione approvata dal Consiglio lo scorso 19 settembre.
La vigilanza collaborativa ricomprende la verifica della conformità degli atti di gara alla normativa di settore, l’individuazione di clausole e condizioni idonee a prevenire tentativi di infiltrazione criminale, di situazioni di conflitto di interesse, nonché tramite il monitoraggio dell’intera procedura di gara nelle distinte fasi di predisposizione dei documenti, svolgimento della procedura e aggiudicazione della stessa.
Talvolta questa forma collaborativa di vigilanza è stata estesa, in casi di particolare criticità, anche alla fase di esecuzione del contratto.
Fonte: Anac