E’ quanto ha disposto l’Autorità Anticorruzione con un recente parere di precontenzioso riguardante il servizio di refezione scolastica dell’infanzia e della scuola primaria di un ente in cui Anac ha deliberato, la “non conformità alla normativa di settore” dell’operatore dell’amministrazione comunale.
Anac fa rilevare come nell’ affidamento del servizio di mensa per le scuole, la Stazione appaltante ha la discrezionalità tecnica di individuare il prezzo a base di gara per il singolo pasto. L’Amministrazione, però, ha il dovere di rendere noto l’iter logico seguito per la determinazione del prezzo. Se non fornisce elementi sufficienti per la verifica di quanto determinato, sussistono i presupposti per mettere in discussione la valutazione tecnica effettuata.
In particolare segnala l’Autorità “la determinazione del prezzo a base d’asta – infatti – non implica una mera scelta di convenienza e opportunità, ma una valutazione alla stregua di cognizioni tecniche, sulla quale è possibile il solo sindacato estrinseco, ovvero limitato ai casi di complessiva inattendibilità delle operazioni e valutazioni tecniche operate dall’Amministrazione, alla illogicità manifesta, alla disparità di trattamento, non potendo il Giudice (o l’Autorità) giungere alla determinazione del prezzo congruo”. Ma questo vale solo se l’Amministrazione rende noto l’iter logico seguito.
Fonte: Anac