In seguito alla sottoscrizione, a Palazzo Vidoni, dei protocolli di intesa tra il Dipartimento della funzione pubblica (Dfp) e le prime amministrazioni individuate, ha preso il via il progetto PNRR “La gestione strategica delle risorse umane per creare valore pubblico”. Alla fase pilota dell’iniziativa hanno aderito Ministero dell’Economia e delle Finanze, Ministero dell’Interno, Agenzia delle Entrate, Regione Piemonte, Regione Lazio, Provincia di Lucca, Provincia autonoma di Trento, Città metropolitana di Napoli, Comune di Perugia e Università dell’Aquila.
Il progetto, che si inserisce nell’ambito della Milestone M1C1-59 del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, ha l’obiettivo di introdurre nella Pubblica Amministrazione italiana una strategia unitaria e integrata di gestione delle risorse umane basata sul modello delle competenze, allo scopo di rendere più attrattive le amministrazioni e favorire lo sviluppo delle carriere. La nuova iniziativa – che a regime prevede il coinvolgimento di oltre 200 amministrazioni pubbliche, sia centrali che territoriali – segue un percorso realizzativo organizzato in fasi, in cui le organizzazioni pubbliche coinvolte saranno parte attiva nella definizione di modelli e di strumenti innovativi, e dirette destinatarie di interventi di supporto e accompagnamento da parte di esperti qualificati.
Il coordinamento del progetto è affidato all’Ufficio per l’organizzazione e il lavoro pubblico del Dipartimento della funzione pubblica, mentre i soggetti attuatori individuati sono Formez PA e Invitalia. In questa prima fase di definizione delle metodologie si lavorerà con le prime amministrazioni, individuate in considerazione di alcune caratteristiche tipologiche e di contesto e rappresentative dei diversi comparti della Pubblica Amministrazione. In occasione della sottoscrizione dei protocolli, il Capo Dipartimento, Marcello Fiori, ha illustrato gli obiettivi e le caratteristiche dell’intervento, avviando con le amministrazioni firmatarie una prima fase di confronto sulle esperienze maturate in ordine ai modelli organizzativi in atto e ai processi di definizione dei profili professionali già intrapresi. La seconda fase di sperimentazione coinvolgerà altre trenta amministrazioni, per poi arrivare, come previsto, alla diffusione delle metodologie definite e sperimentate ad altre 200 amministrazioni.
Fonte: Dipartimento della funzione pubblica