Con la Circolare DAIT n.85 del 7 luglio 2023 il Dipartimento per gli Affari Interni e Territoriali (DAIT) comunica per opportuna conoscenza agli enti interessati che con decisioni pubblicate il 22 giugno scorso (ricorsi nn. 10810/20, 47998/20 e 59054/19 decisi nella seduta del 30 maggio 2023) la Corte europea dei diritti dell’uomo ha dichiarato irricevibi!i taluni ricorsi proposti avverso l’Italia relativi sia al rifiuto di trascrizione di atti di nascita formati all’estero con H ricorso alla pratica della gestazione per altri, sia al rifiuto della indicazione della madre d’intenzione del minore nato in Italia a seguito del ricorso, all’estero, alla tecnica della procreazione medicalmente assistita.
Nelle decisioni in argomento, rinvenibili sul sito http i/hudoc echr coe_int, la Corte di Strasburgo, ribadendo gli orientamenti già enunciati in precedenti pronunce, pur confermando la necessità del riconoscimento del rapporto tra il minore e il genitore d’intenzione, ha ribadito che rientra nell’ambito della discrezionalità di ciascuno Stato la scelta dei mezzi con cui pervenire a tale risultato, tra i quali si annovera il ricorso all’adozione del minore.
In particolare, la Corte europea ha rilevato che, con riferimento alla volontà di vedere riconosciuto un legame tra il bambino ed il genitore d’intenzione, l’Italia non viola gli obblighi discendenti dalla Convenzione dei diritti dell’uomo, in quanto l’ordinamento italiano riconosce la possibilità di far ricorso all’adozione in casi particolari.
Fonte: DAIT