L’iniziativa vede la realizzazione di un museo a cielo aperto in un luogo della città non casuale: si tratta di via Portone all’interno del Borgo San Biagio dove hanno abitato, nel tempo, molti artisti e mosaicisti ex-allievi delle Scuole d’Arte di Ravenna.
Con l’installazione del primo QR Code in mosaico è iniziato il progetto che punta ad utilizzare la tecnologia per promuovere Ravenna come capitale del mosaico.
Il progetto prevede la dislocazione ad ogni incrocio delle vie che si intersecano nell’area, di speciali QR Code in mosaico che possono essere letti per comprendere la descrizione dell’opera e la biografia dell’autore. Un’interessante fusione fra storia, tecnologia e arte perseguita in ambito associativo ma che ha riscosso il patrocinio del Comune di Ravenna nonché il supporto della Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna. Molti mosaicisti creeranno opere ibride da installare sulle pareti esterne degli edifici di proprietà degli abitanti che hanno aderito al progetto creando un nuovo itinerario phygital per rendere visibile a turisti e cittadini aspetti meno noti della città di Ravenna.
Fonte: comune di Ravenna