“L’intesa tra Anci e Coripet nasce dalla volontà di promuovere sui territori l’idea di economia circolare che ha avuto nuovo slancio con il decreto legislativo 8 novembre 2021, n. 196 che attua la direttiva UE sulla riduzione dell’incidenza di determinati prodotti di plastica sull’ambiente. Con questo accordo abbiamo anche anticipato gli obiettivi di riduzione fissati a livello comunitario, visto che abbiamo previsto la dislocazione degli ecocompattatori, strategici per arrivare nel 2029 al 90% di raccolta di materiale plastico”. Lo ha evidenziato Stefania Dota, vicesegretario generale di Anci nel corso della presentazione della banca dati e dei risultati di gestione dell’intesa tra l’Associazione e il consorzio CORIPET che si occupa di avviare a riciclo le bottiglie di plastica in Pet. Un incontro cui hanno preso parte anche Corrado Dentis, Presidente di CORIPET, Enzo Bianco Coordinatore degli Organi statutari dell’ANCI, Franco Minucci Amministratore Unico, Anci Digitale, Maria Siclari Direttore generale di Ispra, i deputati Sara Ferrari e Augusto Curti della Commissione Ambiente della Camera e il senatore Marco Scurria, membro Commissione Politiche dell’Unione Europea.
La collaborazione fra ANCI e CORIPET è stata avviata nel 2020, attraverso la sottoscrizione di uno specifico Accordo finalizzato alla raccolta ed a riciclo del PET. L’Accordo si inserisce, a pieno titolo, nel dibattito e nelle evoluzioni dell’economia circolare. Uno dei punti qualificanti e condivisi dell’Accordo è stato proprio la realizzazione di una specifica banca dati, aperta e trasparente, in grado di assicurare il monitoraggio dell’andamento delle raccolte degli imballaggi in PET, che ci consente, oggi, di tirare un primo bilancio della collaborazione tra ANCI e CORIPET.Il bilancio dell’accordo triennale è incoraggiante se si considera che era la prima volta che un sistema autonomo è divenuto operativo nel nostro Paese. Il numero di convenzioni stipulate è passato da 477 nel 2020, a 676 nel 2021, per arrivare ad un totale di 737 convenzioni nel 2022, per un totale di circa 58 milioni di cittadini coinvolti ed oltre 6500 comuni interessati.
Dal 2020 al 2021, anni per i quali è stata completata la bonifica della banca dati, si registra, inoltre, un incremento dei volumi di contenitori in Pet gestiti direttamente con l’accordo ANCI-CORIPET e dei relativi corrispettivi riconosciuti ai Comuni. Si è passati da 71.935 tonnellate nel 2020 a 127.700 nel 2021 (dati al netto dei conguagli tra i diversi consorzi operanti nella gestione del PET). Il totale dei volumi di contenitori in PET gestiti per abitante si è attestato a 1,2 Kg/ab nel 2020 e 2,1 kg/ab nel 2021 (+75%). I corrispettivi riconosciuti da CORIPET ai Comuni o loro delegati sono stati complessivamente pari a circa 24.5M€ per il 2021 e 43 M€ (al netto dei conguagli tra i diversi consorzi operanti nella gestione del PET).
In crescita anche il numero di installazioni degli eco-compattatori. Nel 2020 erano 142 gli eco-compattatori operativi presso i punti vendita della GDO ma anche in altre strutture come centri sportivi, scuole, luoghi di aggregazione, metropolitane. Nel 2021 sono arrivati a 363 e nel 2022 se ne contano 765 operativi che hanno contribuito complessivamente alla raccolta selettiva di 3.843 tonnellate di CPL PET.
“L’accordo ANCI/CORIPET ha raggiunto l’importante obiettivo di definire le regole per permettere l’ingresso di nuovi soggetti nel mercato e l’incremento delle convenzioni stipulate con i Comuni – dichiara Corrado Dentis, Presidente di CORIPET – ha consentito una diffusione sempre più capillare sul territorio della cultura della tutela ambientale, unita ad una serie di azioni pratiche di cui i cittadini si rendono protagonisti. Senza trascurare che abbiamo registrato una buona ed efficace risposta da parte degli enti locali: segno che le politiche territoriali di sostenibilità si aprono alla sinergia con soggetti, come CORIPET, in grado di coniugare tutela ambientale, apertura al mercato e attenzione ai bisogni del territorio”.
“In questo triennio c’è stato un rapporto costruttivo fra Anci ed il nuovo Consorzio autonomo Coripet – dichiara Enzo Bianco Coordinatore degli Organi statutari dell’ANCI. Come Comuni siamo orgogliosi dei risultati raggiunti in questi anni in tema di raccolta differenziata e riciclo, risultati che fanno oggi dell’Italia uno dei leader nel settore del recupero e siamo da sempre aperti alla interlocuzione e collaborazione con tutti i soggetti istituzionali per il crescente miglioramento delle performance raggiunte. La banca dati rappresenta un tassello fondamentale nel percorso di collaborazione avviato con CORIPET e riteniamo che la scelta di trasparenza nella pubblicazione dei dati quantitativi e qualitativi sulla raccolta degli imballaggi di PET di competenza di CORIPT contribuisca a rafforzare la consapevolezza della cittadinanza sull’importanza della raccolta differenziata e del riciclo per la salvaguardia del nostro pianeta.”
“La Banca Dati ANCI-CORIPET è un nuovo progetto in cui abbiamo creduto fin dall’inizio, insieme ad ANCI e CORIPET”, osserva Franco Minucci Amministratore Unico di Anci Digitale. “Siamo arrivati a risultati assolutamente incoraggianti con la realizzazione di una piattaforma open source che prevede lo sviluppo di due plug in che consentono, ad esempio, sia l’interrogazione dettagliata sulle 127 mila tonnellate di PET raccolte nel solo 2021, divise per anno, per provincia, per comune ecc. sia la localizzazione degli impianti di raccolta selettiva sul territorio, informazione utilissima ai cittadini ad oggi non sempre facilmente disponibile.
Questa è la strada giusta. L’approccio costruttivo e aperto ha consentito infatti di creare una banca dati nuova capace di mettere in evidenza e in modo trasparente i dati sulla raccolta differenziata, un principio fondamentale di salvaguardia dell’ambiente”.
Infine, Maria Siclari di Ispra ha ricordato il ruolo decisivo che la riduzione dei rifiuti in plastica gioca per il futuro dell’ambiente ed in modo particolare del mar Mediterraprovato neo. “Crediamo fortemente nella correlazione tra ambiente e salute, visto che è stato come le microplastiche abbiano un forte impatto sulle malattie genetiche degenerative. Ora con le risorse del Pnnr abbiamo un’occasione strategica ed unica per realizzare veramente l’economia circolare nei nostri territori”.