L’azzurro Tamberi, nato a Civitanova Marche, che vive e si allena ad Ancona, entra nella storia conquistando la medaglia d’oro nel salto in alto ai Mondiali di atletica indoor di Portland. Il 23enne si è imposto con la misura di 2,36 metri, fallendo di un soffio i 2,40 a titolo iridato ormai acquisito. Sul podio il portacolori delle Fiamme Gialle ha preceduto il britannico Grabarz e lo statunitense Kynard, entrambi fermatisi a 2,33.
Ma l’atleta italiano ha rischiato di veder sfumare il suo sogno quasi subito, come peraltro è successo all’altro azzurro Fassinotti, che non è riuscito a superare i 2 metri e 29 cm. Tamberi ci è riuscito soltanto al terzo tentativo ed ha dovuto ricorrere al terzo salto anche per passare i 2 metri e 33. Il colpo di classe è arrivato ai 2 metri e 36, superati al primo colpo, con il salto che gli ha regalato la certezza della medaglia d’oro, festeggiato con il suo caratteristico gesto della mano indicando la metà barba sul viso.
Gianmarco infatti è solito presentarsi in pedana con la barba rasata solo per metà, anche se in verità ultimamente ciò accade solo in finale. Questa look particolare è nato ai campionati italiani juniores di Bressanone del 2012, su imbeccata di papà Marco, anch’egli ex saltatore in alto che vanta la partecipazione alle Olimpiadi di Mosca del 1980, dove raccolse un quindicesimo posto in finale. Con la barba su una guancia sola Gianmarco migliorò il personale di undici centimetri (da 2,14 a 2,25) e da lì non la abbandonò più. Questione di scaramanzia.
Il risultato comunque ha il sapore di una vera e propria impresa: è la prima volta che un azzurro vince un Mondiale nel salto in alto ed in generale l’atletica italiana ha vinto soltanto 5 ori in tutta la storia dei Campionati mondiali indoor. Ci riuscirono Giuliana Salce nei 3.000 metri di marcia (1985), Gennaro Di Napoli nei 3.000 metri (1993 e 1995), Fiona May nel salto in lungo (1997) e Paolo Camossi nel salto triplo ( 2001), ben 15 anni fa.
Ancona aspetta ora il suo campione per i festeggiamenti. Magari in occasione dei Campionati Europei Master indoor (EMACI) di atletica leggera che proprio il Capoluogo marchigiano ospiterà dal 29 marzo al 3 aprile 2016. Un importante appuntamento sportivo, ma anche una notevole opportunità dal punto di vista turistico ed economico.
Tamberi comunque già pensa al prossimo traguardo:
“E’ una sensazione bellissima anche se non mi fermo per questo, anzi, continuerò a lavorare per quello che è il mio vero obiettivo stagionale, i Giochi olimpici di Rio. Ad un certo punto in me, in pedana, è scattato qualcosa: non potevo più cercare solo di risolvere i problemi tecnici, dovevo semplicemente saltare, tirando fuori tutto quel che avevo”, queste le sue parole a fine gara.
Sulle orme di papà Marco.