I criteri che hanno guidato la co-progettazione al bisogno di accoglienza sono le età, i bisogni, i numeri dei bambini e ragazzi, il Comune dell’Unione in cui sono ospitati e la specifica condizione di fuga da una guerra che necessita di attenzione e al contempo conoscenza e rispetto graduali e necessità di comunicazione. A Campogalliano, Novi di Modena e Soliera i bambini e ragazzi hanno la possibilità di entrare a scuola supportati dai docenti referenti intercultura e mediatori linguistico culturali, ad oggi sono stati accolti 3 alunni a Campogalliano, 6 a Novi e 2 a Soliera.
A Carpi, invece, sono 42 i bambini e ragazzi dai 6 ai 15 anni che pur essendo iscritti nei 4 Istituti Comprensivi della città, frequenteranno una Classe di Accoglienza, per 3 mattine a settimana presso i locali dell’oratorio cittadino in via Santa Chiara 18, e vicino alla scuola paritaria Sacro Cuore in cui, oltre ad una prima alfabetizzazione, avranno l’occasione di condivisione e socializzazione graduale tra coetanei in vista di un eventuale inserimento in centri estivi oppure della frequenza scolastica da settembre 2022, se la situazione di emergenza dovesse perdurare. La Coop. Il Mantello fornisce gli alfabetizzatori mentre i mediatori linguistico-culturali fanno parte della Caleidos che fornisce il servizio anche per altre lingue presenti nelle scuole del territorio; il progetto è finanziato dall’Unione Terre d’Argine e dagli Istituti Comprensivi Carpi Centro, Carpi 2, Carpi 3 e Carpi Nord.
Per i ragazzi più grandi (dai 16 anni) provenienti dai 4 Comuni, il Centro Provinciale di Istruzione Adulti (C.P.I.A.) organizza corsi di apprendimento della lingua italiana pomeridiani, per permettere ai ragazzi ucraini di seguire durante la mattina la didattica a distanza prevista dalle scuole di provenienza. I corsi di italiano sono aperti agli adulti e alle mamme ucraine presenti sul territorio che desiderino farlo a cui si aggiungono i corsi organizzati anche dall’associazione Ero Straniero, ad oggi i ragazzi con più di 15 anni accolti sono 13. Infine, per i bambini più piccoli, fascia d’età 0-6 anni, sono iniziati percorsi dedicati con la presenza delle mamme o di parenti, nel rispetto della specificità dell’età in contesti già definiti quale il Centro Bambini e famiglie “Scubidu’” di Carpi (per ora hanno cominciato la frequenza 3 bambini, mentre altri 5 partiranno a breve).