Con gli importi previsti nel PNRR la Città metropolitana di Milano si pone alla guida dello sviluppo del territorio, sul piatto ci sono interventi per oltre 277 milioni di euro, 4 proposte da 50 milioni l’una, un patto con l’Amministrazione comunale di Milano e con i 132 comuni dell’Area metropolitana, una comunità di 3 milioni di cittadini.
Il primo piano integrato, “COME IN – Spazi e servizi di INclusione per le COmunità Metropolitane”, nasce dalle proposte delle amministrazioni locali della Città metropolitana di Milano con la presentazione di 34 progetti che ammoderneranno le strutture territoriali, faranno rivivere biblioteche, centri sportivi, angoli marginali che diventeranno luoghi accoglienti. Senza consumo di suolo, i progetti hanno l’ambizione di ricucire quel tessuto sociale ed emozionale che la pandemia ha ridotto, l’obiettivo è recuperare gli spazi urbani e le aree esistenti per migliorare la qualità della vita dei cittadini, promuovendo processi di partecipazione sociale e imprenditoriale, si intreccia così la riqualificazione degli spazi con il loro utilizzo, la dimensione dell’ambiente con quella del vivere delle persone.
Il secondo progetto CAMBIO – Il Biciplan della Città metropolitana di Milano, ha fatto letteralmente il giro del mondo: approvato dal Consiglio a novembre, è stato ripreso dalle principali testate italiane e da quelle europee e mondiali. Pone l’area metropolitana milanese al pari delle città europee, con 750 km di linee ciclabili che raggiungono, come la tela di un ragno, tutti i luoghi di interesse dei cittadini. Un programma ambizioso, concertato con i comuni e con gli stakeholder territoriali che trova nel PNRR l’opportunità di avviare una parte delle realizzazioni impegnando circa 50 milioni di euro rispettando le caratteristiche previste dal bando: le prime 5 linee, che coinvolgono 30 comuni, sono l’avvio del programma “Cambio” con l’obiettivo di rendere la bicicletta la scelta più sicura e sostenibile.
Un terzo progetto, particolarmente innovativo, è la Città metropolitana SPUGNA, la prima in Italia, che comprende 90 interventi in 32 Comuni per valorizzare l’acqua quale elemento centrale e strategico nella nostra vita, con un partner tecnico della qualità di CAP, il progetto Spugna fa dell’eccellenza lo standard. Con questi 50 milioni di euro forniti dal bando del PNRR, si vuole rinforzare l’ecosistema della Città favorendo l’assorbimento dell’acqua piovana, riducendo i danni economici e ambientali delle piogge, stimolando la riqualificazione e la vivibilità degli spazi con il contenimento delle isole di calore e il sostegno alla biodiversità. L’obiettivo è abbandonare le canalizzazioni dell’acqua a favore di soluzioni resilienti che riescano a conformarsi sia alle zone più urbanizzate, sia a quelle periurbane e agricole. Dove oggi troviamo cemento e acqua stagnante col progetto SPUGNA otterremo nuovi parchi pubblici, i cosiddetti rain-garden, sistemi che accumulano e depurano acqua che altrimenti andrebbe persa.
Ultimo, ma non ultimo il quarto contenitore MILANO: la proposta per circa 110 milioni di euro dell’amministrazione comunale. La Città ha l’opportunità di dispiegare un ventaglio di proposte con un focus sul quartiere Rubattino e una proposta trasversale di adeguamento dei nodi ferroviari si propone la realizzazione di un parco, chiamato della Lambretta, con la realizzazione di una nuova scuola e il risanamento conservativo dell’edificio sito in viale di Rimembranze di Lambrate 24, da destinare a uso scolastico. Poi si andrà a identificare i nodi prinicipali di interscambio ferroviario investiti dal pendolarismo, un intervento importante per l’intera area metropolitana vista la numerosità degli arrivi e delle partenze in città.
“4 contenitori ben definiti, che mostrano quale sia lo sguardo al futuro, spiega il Vicesindaco Michela Palestra. La Città metropolitana di Milano esercita una regia autorevole, portando una proposta organica con la capacità di porre in un melting pot la ricchezza di questo mondo accogliente. Un Universal design che mostra la concretezza delle proposte, se con COME IN si punta a riportare nelle disponibilità della nostra comunità luoghi, spazi ed edifici, con un occhio importante alla dimensione della socialità dopo la pandemia, con CAMBIO si riportano sotto i riflettori collegamenti, benessere, salute e inclusione. E infine con la Città metropolitana SPUGNA, si torna a guardare al territorio in termini di conservazione e riuso; mentre con i progetti del capoluogo MILANO, l’attenzione viene rifocalizzata sull’ambiente, la cultura e il comfort del trasporto, dall’accoglienza all’accessibilità”.