Passa per la tecnologia la crescita di Cagliari che si affaccia sempre più al futuro e in questa chiave dev’essere letta la sottoscrizione di un accordo tra l’Amministrazione comunale e Fastweb grazie al quale il capoluogo potrà, entro il 2023, dotarsi di nuovi impianti di videosorveglianza, avere una rete WiFi più potente e acquisire dati tramite dei sensori collocati in punti strategici.
Un passo avanti verso una Smart City tra le più all’avanguardia d’Italia, quello presentato nella Sala del Retablo del Palazzo Civico dal Sindaco Paolo Truzzu. “L’obiettivo principale, ha spiegato il primo cittadino, è aumentare la sicurezza dei concittadini attraverso il potenziamento del sistema di telecamere in zone sensibili, come le aree intorno agli edifici scolastici, le zone del commercio e della movida. Ma vogliamo anche pensare a un WiFi più efficace per tutti e a una serie di sensori che ci daranno informazioni sulla città perché finiranno in una “control room” che diventerà uno strumento utile all’amministrazione per prendere le sue scelte”. Accanto al Sindaco, il Presidente del Consiglio Comunale Edoardo, l’Assessore all’Innovazione tecnologica, Alessandro Guarracino, il Dirigente del Servizio Innovazione tecnologica, Riccardo Castrignanò e il rappresentante di Fastweb, Onofrio Pecorella.
“Ci fa piacere avere accanto Fastweb, ha proseguito il Sindaco, perché avere un partner importante ci aiuta nel percorso di miglioramento tecnologico, dalle scuole, alla movida passando per il centro città e i percorsi turistici, sarà una città tecnologicamente più avanzata, sicura e a misura di cittadino e di turista”. Come ha confermato l’Assessore Alessandro Guarracino nel suo intervento: “non si tratta solo di un progetto di videosorveglianza, ma di un qualcosa di più ampio in quanto utilizzeremo le immagini non solo per la sicurezza e la sorveglianza, ma in ambiti differenti come il traffico, l’ambiente, il territorio; mentre in chiave turistica era importante migliorare la qualità delle connessioni disponibili alla rete Free WiFi, inoltre i sensori IoT ci consentiranno di rilevare una serie di parametri per la programmazione delle politiche di mobilità, controllo delle masse, ambiente e inquinamento”. Prezioso in questo contesto l’apporto dell’Università di Cagliari che prenderà parte al progetto dando un contributo importante nel monitoraggio delle isole di calore.