Le scuole italiane presentano ancora numerose barriere che non le rendono pienamente inclusive. Spesso, mancano segnali visivi, acustici e tattili per favorire la mobilità all’interno degli istituti scolastici per alunni con disabilità sensoriali. Risulta carente anche la presenza di percorsi interni ed esterni accessibili e scarse sono le tecnologie informatiche rivolte all’apprendimento di alunni con disabilità. Il 65,3% degli alunni portatori di handicap ha un deficit di tipo intellettivo, il 3,5% motorio, il 2,7% uditivo e l’1,6% visivo. E’ quanto emerge dai dati Istat e Miur elaborati da Exposanità, in programma a Bologna dal 18 al 21 maggio.
Per quanto riguarda il grado di scuola in cui sono inseriti gli alunni, il 10% frequenta la scuola dell’infanzia, il 37% la scuola primaria, il 28% la scuola secondaria di I grado e il 25% la scuola secondaria di II grado. L’incidenza più elevata di studenti con disabilità è rilevata in Abruzzo (3,3% sul totale degli alunni della regione), Lazio (3,2%) e Liguria (3%), mentre la Basilicata (2%), la Calabria (2,1%) e il Friuli Venezia Giulia (2,1%) sono le Regioni con il tasso più basso. Il sostegno gioca un ruolo fondamentale nell’integrazione. Nel nostro Paese, il rapporto tra numero di alunni con disabilità e posti per il sostegno, dopo aver raggiunto quota 2,09 nell’anno scolastico 2009-2010, è ritornato a 1,85 nell’anno 2014-2015. Il rapporto è più basso nelle regioni del Sud: in Molise viene affidato un incarico per il sostegno ogni 1,38 alunni con disabilità; in Calabria uno ogni 1,49. Al contrario, al Nord il rapporto aumenta in particolare in Veneto (2,10) e in Liguria (2,09). Per quanto riguarda le barriere tecnologiche, circa un quarto delle scuole italiane non ha postazioni informatiche destinate alle persone con diverse abilità. All’interno del percorso d’inclusione dello studente disabile nel progetto educativo della classe, la tecnologia ha un ruolo fondamentale di facilitatore. Con riferimento alla scuola primaria e secondaria di I grado, circa un quarto degli istituti scolastici non possiede strumenti informatici destinati alle persone con disabilità. L’ideale sarebbe avere all’interno dell’aula stessa una postazione informatica con periferiche hardware speciali e programmi mirati per l’insegnamento, ma solo 4 scuole primarie su 10 (39,3%) e poco più di un terzo delle scuole secondarie di I grado (36,6%) hanno aule dotate di queste attrezzature. Oltre al sostegno didattico, gli alunni con disabilità hanno bisogno di servizi per il superamento delle barriere architettoniche, come scale a norma, ascensori, servizi igienici specifici, percorsi interni ed esterni che facilitino gli spostamenti. Se in Italia si registra una percentuale abbastanza alta di scuole che hanno scale a norma (82,4% di scuole primarie e 89,5% di secondarie di I grado) e servizi igienici a norma (80,6% di scuole primarie e 84,3 di secondarie di I grado), rimangono appannaggio di pochi istituti le mappe a rilievo e i segnali visivi, acustici e tattili, che sono presenti solo in tre scuole su dieci. Una situazione leggermente migliore, seppure ancora insufficiente, riguarda i percorsi interni ed esterni facilmente accessibili, dove il 42,9% delle scuole primarie e il 44,1 di secondarie di I grado ne è dotata.