Il colpo é avvenuto qualche giorni fa e ha visto portare via una ingente quantitá di scatolame e altri tipi di cibo che era stato raccolto dalla Caritas. Cibo destinato alle famiglie bisognose di Ceprano. Ma ciò che sorprende é lo sgrammaticato biglietto trovato sul luogo del furto, dove gli autori del brutto atto hanno spiegato come il loro comportamento fosse spinto da uno stato di necessitá.
Dalla Caritas di piazza della Libertà il ladro ha portato via scatolette di tonno, pasta, caffè, biscotti, zucchero, fette biscottate, tutti prodotti a lunga conservazione che i volontari utilizzano per supportare le famiglie disagiate aiutandole nei periodi in cui non arrivano a coprire le spese alimentari. Il ladro si è introdotto nei locali della Caritas, adiacente la Chiesa di San Rocco, da un portone sul retro; ha tentato di forzare l’accesso, poi è passato ad un infisso, dopodiché ha fatto leva sulla serratura riuscendo ad entrare nel magazzino dove sono depositati viveri, vestiti e scarpe.
Ha forzato pure la porta che collega il magazzino con un’altra stanza dove ha preso i pacchi di pasta, caricato i beni alimentari di prima necessità e si è dato alla fuga. Prima di andare via però, sul quaderno che i volontari utilizzano per registrare le uscite dei prodotti, ha lasciato un messaggio scritto in stampatello e un po’ sgrammaticato: “Come ci ha ridotto il nostro Governo, a rubare per mangiare e la situazione peggiorerà sempre peggio che Dio e Gesù mi perdoni”.
Il colpo si è verificato nella notte fra martedì e mercoledì, ma la notizia e trapelata solo ieri. Il giorno seguente, sempre nel cuore della notte, si è registrato un tentato furto alla Collegiata di Santa Maria Maggiore. I ladri sono entrati dal portone laterale della sagrestia, a quel punto è scattato l’allarme che ha inviato la segnalazione all’agenzia che si occupa di sicurezza. I ladri hanno sottratto la memoria su cui erano state registrate le immagini e si sono dati alla fuga dall’ingresso laterale della chiesa. Non è escluso che i due episodi abbiano una matrice comune. Certo è che il furto di beni alimentari sorprende anche perché la Caritas, in primis il parroco don Adriano Stirpe e il suo vicario don Andrea Viselli, non negano aiuto a nessuno, per cui risulta strana la necessità di ricorrere ad un furto. Sui due episodi indagano i carabinieri.