E’ stato consegnato nelle mani del Sindaco di Cosenza, Mario Occhiuto, durante una cerimonia che si è svolta nel capoluogo calabrese, il Premio Urbes 2021, assegnato alle città italiane che si distinguono per le politiche intraprese a tutela e promozione della salute. Istituito quest’anno dalla rivista UrbeS, dedicata ai temi urbanizzazione, benessere e salute nelle città, il riconoscimento gode dell’egida di Euhcnet – European Urban Health Communicator Network, C14+, Health City Institute, Intergruppo parlamentare “Qualità di vita nelle città” e vuole rappresentare uno stimolo per le amministrazioni comunali a piantare un seme oggi per far nascere “una foresta di benessere” domani, per il futuro. I riconoscimenti Urbes 2021, che vengono assegnati annualmente sulla base di indicatori prospettici a medio e lungo termine sviluppati dai ricercatori di Bhave riguardanti salute, sicurezza, ambiente, paesaggio e patrimonio culturale, qualità dei servizi, lavoro, istruzione, benessere economic.
Il Premio Urbes Bene Comune, dedicato a città capoluogo di provincia e Comuni da 50.000 a 200.000 abitanti, è andato oltre che a Cosenza, a Trieste; il Premio Urbes Città del Benessere e della Salute, dedicato a Città metropolitane e Comuni con oltre 200.000 abitanti a Bologna, Bari, Milano; il Premio Urbes Comunità del Benessere, dedicato a Comuni sino a 50.000 abitanti, ad Appignano Del Tronto (AP), Capizzi (ME), Chieri (TO), Sacile (PN). “Considerando che entro il 2100 si stima una popolazione mondiale di 10 miliardi di individui e che solo 100 anni fa viveva nelle città il 20 per cento della popolazione globale, diventata oggi oltre il 50 e proiettata al 70 per cento nel 2050, si comprende come urbanizzazione, benessere e salute rappresentino un trinomio sempre più centrale e prioritario per chi, sindaco o amministratore locale, voglia garantire una migliore qualità di vita ai propri concittadini, portandolo a investire in tal senso per un futuro migliore” spiega Andrea Lenzi, presidente di Health City Institute, illustrando il razionale del premio.
“Il dibattito sulla misurazione del benessere degli individui, della comunità e del tessuto urbano in cui si sviluppa riscuote una crescente attenzione anche all’interno del dibattito pubblico e devo sottolineare come molte delle intuizioni per la creazione di nuove città o per soluzioni innovative all’interno delle stesse, dello sviluppo del benessere e della qualità di vita, si devono a sindaci che hanno immaginato il futuro e hanno lavorato in una dimensione temporale che guarda alle generazioni future», commenta Roberto Pella, co-presidente Intergruppo parlamentare “Qualità di vita nelle città” e Vicepresidente vicario di ANCI-Associazione nazionale comuni d’Italia.
“Rimettere al centro delle politiche urbanistiche il tema della salute e del benessere dei cittadini – sottolinea il sindaco di Cosenza, Mario Occhiuto – significa profondere ogni sforzo per contrastare alcune cattive abitudini, a volte vere e proprie incrostazioni, come quelle di utilizzare sempre e comunque le auto, di abitare case confortevoli, ma inquinanti, di non fare una corretta raccolta dei rifiuti. Fare politiche del benessere vuol dire anche stimolare i cittadini a camminare e a praticare attività fisiche all’aperto. Oggi le persone vivono molto più a lungo, venti anni in più in media rispetto a decine di anni fa, però gli ultimi anni della vita sono quelli più difficili dal punto di vista della salute, per cui è necessario fare una corretta prevenzione primaria. Una città nella quale c’è una maggiore possibilità di praticare attività fisica all’aperto e dove c’è più verde ed è più stimolante passeggiare, è sicuramente una città più vivibile, ma è anche più competitiva. Le città che hanno alimentato le speculazioni, le espansioni, le prevaricazioni, sono modelli che non devono essere ripetibili. Oggi – sottolinea ancora Occhiuto – dobbiamo fare un passo indietro e ripensare alle città delle idee, del benessere, della salute, dove i Sindaci contrastano, compito non facile, le cattive pratiche consolidate”.