Torino è tra le città più virtuose nella lotta ai cambiamenti climatici. Il capoluogo piemontese ha infatti vinto il premio Covenant of Mayors 2020 nella categoria delle grandi città. A darne l’annuncio la Commissaria europea per l’Energia Kadri Simson attraverso il canale youtube del Patto dei Sindaci (Covenant of Mayors): il progetto dell’Unione Europea che riunisce in una rete permanente le amministrazioni locali che intendono avviare un insieme coordinato di iniziative per combattere gli stravolgimenti del clima.
Tra le prime città ad aderire al Patto, nel 2009, “Torino è stata premiata – ha spiegato la commissaria Kadri Simson – per aver dimostrato un crescente impegno per attuare la transizione energetica e agire sul clima.” Le motivazioni per il riconoscimento sottolineano tra l’altro, i risultati conseguiti nella riduzione delle emissioni di Co2 scese di un terzo dal 1990, superando l’obiettivo dettato dall’Unione Europea per il 2020 di 13 punti. “Il piano d’azione di Torino su energia e clima – ha sottolineato ancora Kadri Simon – è pienamente integrato nelle altre politiche comunali. Ed è regolarmente aggiornato. Il che contribuisce direttamente a risultati così eccezionali”.
Da circa tre anni la città è inoltre impegnata allo sviluppo di una strategia di adattamento ai cambiamenti climatici, creando un gruppo di lavoro interdipartimentale che ha riunito servizi pubblici a stretto contatto con l’Agenzia ambientale della Regione Piemonte. Un impegno che ha portato alla firma di un ‘Protocollo d’Intesa’ per offrire alle Pmi e ad altre realtà interessate la possibilità di essere informati e pienamente consapevoli sugli impatti degli eventi estremi sulla loro attività e di utilizzare uno strumento di autovalutazione del rischio climatico, il Cram Tool sviluppato nell’ambito del progetto Life Derris.
“Siamo felici per questo riconoscimento – ha commentato l’assessore all’Ambiente della Città di Torino, Alberto Unia – che premia gli sforzi che, come Città, tutti insieme, stiamo facendo verso la transizione energetica, la resilienza climatica e la sostenibilità ambientale. Il risultato raggiunto è frutto di uno sforzo collettivo con tanti attori del territorio e le scelte dei cittadini di stili di vita sempre più virtuosi sarà fondamentale nella svolta ecologica che siamo chiamati a fare.”
Con il supporto tecnico ed economico della German Marshall Fund of the United States, è stato inoltre avviato il Turin Climate Lab, un confronto con le città americane di Portland, Oakland e New Orleans, che ha permesso di osservare modelli di pianificazione e costruzione di piani e di verificare l’impatto di alcune tipologie di misure di adattamento già realizzate, anche se in contesti territoriali diversi da quello locale.
Fonte: Comune di Torino