La forma più ecologica di trasporto motorizzato di passeggeri in Europa, in termini di emissioni di gas serra, è rappresentata dal viaggiare in treno rispetto al viaggiare in auto o in aereo, secondo 2 studi sui trasporti e l’ambiente pubblicati il 19 marzo dall’Agenzia Europea dell’Ambiente. Il Green Deal dell’Unione europea prevede l’obiettivo di ridurre del 90% le emissioni di gas a effetto serra prodotte dai trasporti entro il 2050 rispetto al 1990, il passaggio alla modalità di trasporto più sostenibile può dare un contributo importante ed il passaggio dal trasporto aereo a quello ferroviario può svolgere un ruolo chiave.
I trasporti hanno rappresentato il 25% delle emissioni di gas a effetto serra dell’UE nel 2018, le emissioni provengono principalmente dal trasporto su strada (72%), mentre il trasporto marittimo e aereo rappresentano una quota del 14% e del 13% delle emissioni e la ferrovia una quota dello 0,4% (emissioni dei treni diesel). Oltre al contributo diretto al riscaldamento globale e all’inquinamento atmosferico, vengono prese in considerazione anche le emissioni che si verificano durante la produzione, trasmissione e distribuzione dell’energia utilizzata da treni e aerei. Il trasporto provoca anche delle emissioni non di scarico di inquinanti atmosferici, in particolare materiale particolato dovuto all’abrasione di freni, ruote e pneumatici o binari ferroviari.
Il rapporto conclude che il viaggio in treno è la modalità di viaggio a maggiore impatto ecosostenibile, a parte camminare o andare in bicicletta; gli impatti delle emissioni del trasporto aereo sono più elevati su base passeggeri-chilometro, ma il rapporto rileva che volare non è la scelta peggiore rispetto al viaggiare con un’auto a benzina o diesel, soprattutto da soli. Inoltre si rileva che su distanze maggiori, i costi ambientali del viaggio aereo aumentano meno, perché i costi ambientali di atterraggio e decollo non cambiano con la distanza in un volo diretto.
Fonte: ISPRA