Attraverso un’analisi dei dati rilevati dall’Osservatorio di Pavia sulle principali trasmissioni televisive di “infotainment” e sulle principali testate la Fondazione ISMU rileva come l’emergenza sanitaria abbia modificato l’agenda dei media e la visibilità dell’immigrazione abbia avuto un calo significativo. I Tg italiani nei primi 9 mesi del 2020 hanno dedicato all’immigrazione il 6% dei servizi, contro il 10,4% del 2019, stesso trend si riscontra per la stampa.
L’immigrazione non fa più notizia sulle prime pagine, da marzo a giugno, la media è di 10 titoli a testata in un mese, contro i 30 del 2019. I media non danno troppo spazio alle voci dei migranti, nei primi mesi del 2020 i migranti nei 7 notiziari generalisti hanno avuto voce nel 7% dei servizi, mentre gli esponenti politici e istituzionali sono intervenuti nel 33% dei servizi televisivi sull’immigrazione. Ma quanto pesa la politica nelle notizie sull’immigrazione? I dati confermano che nel 2020 l’immigrazione non è stata al centro del dibattito mediatico come nel 2019, ma rimane un tema polarizzante e divisivo.
Tra gennaio e settembre 2020, la politica nelle notizie sull’immigrazione è presente nel 30% dei casi nei 7 Tg di prima serata, un tema in cima alle priorità più dei politici, per ovvi motivi di consenso, che dei cittadini afflitti da ben altri problemi. Secondo un’indagine Ipsos-IUSSES 2020, i motivi di preoccupazione per gli italiani sono ben altri: in cima alla lista l’occupazione e l’ economia per ben il 78% degli intervistati, mentre l’immigrazione preoccupa solo il 14%.
Fonte: Fondazione ISMU