E’ operativa in Sicilia la riforma urbanistica. L’approvazione all’Ars del disegno di legge “Intervento correttivo alla legge regionale 13 agosto 2020, n. 19” ha determinato una svolta nel governo del territorio. Un’azione possibile a seguito all’accordo tra il Governo Musumeci, per mezzo dell’assessore al Territorio, Toto Cordaro, e i Ministeri dei Beni culturali, dell’Ambiente, della Giustizia e degli Affari regionali, e che porterà adesso il Governo nazionale a ritirare l’impugnativa determinandone la piena applicazione.
“Si tratta di un risultato storico – commenta l’assessore Cordaro – che il Governo Musumeci aveva inserito fra le sue priorità e che, a distanza di 42 anni dalla precedente riforma targata Mattarella-Fasino, pone la Regione Siciliana all’avanguardia. Con questa riforma ribadiamo la filosofia della tutela dell’ambiente in un’ottica di diritto regolamentato che rilanci l’edilizia e l’economia della Regione Siciliana”.
Nello specifico, la riforma ribadisce la centralità del piano territoriale regionale, con valenza esclusivamente urbanistica. Conferma inoltre il principio del consumo del suolo tendente a zero e della rigenerazione urbana, attraverso il recupero e il riutilizzo dell’edilizia esistente. Viene introdotto il Piano urbano generale (Pug) che sostituisce il vecchio Piano regolatore regionale (Prg); sono introdotte anche le norme di salvaguardia che consentiranno di realizzare opere pubbliche anche quando i vincoli siano scaduti, favorendo così la realizzazione di opere infrastrutturali essenziali per la Sicilia. Viene ripristinata, infine, la possibilità di realizzare impianti e manufatti edilizi nelle zone agricole secondo la normativa nazionale di riferimento.
Fonte: Regione Siciliana