Il Comune sta per adottare il Peba, che sarà reso disponibile nel portale comunale e successivamente in quello nazionale degli open data. Sul geoportale del Comune di Genova (geoportale.comune.genova.it) saranno consultabili le prime 370 schede di rilevamento e le cartografie generate. Sono il risultato del lavoro di censimento che ha impegnato un team interdisciplinare, sotto la direzione del Facility management, l’ufficio abbattimento barriere architettoniche e mobilità, l’assessorato all’Urbanistica, i responsabili dell’area tecnica dei 9 Municipi, adeguatamente formati per la mappatura di due ambiti per ogni ex circoscrizione. Il gruppo di lavoro è stato affiancato dal Disability manager e ha coinvolto anche le associazioni rappresentate dalla consulta Comunale e provinciale per la tutela delle persone disabili. L’obiettivo del lavoro è la mappatura completa e georeferenziata del territorio comunale nei prossimi 2 anni, organizzata in 94 ambiti di accessibilità, costituiti da funzioni pubbliche e restituiti con 4 colori a seconda del grado di presenza o assenza di barriere architettoniche: verde accessibile, giallo parzialmente accessibile, arancio parzialmente inaccessibile e rosso inaccessibile. Direttamente da uno smartphone, collegandosi al geoportale istituzionale, sarà possibile consultare il grado di accessibilità degli ambiti mappati e prendere informazioni sul grado di accessibilità di strade, edifici e quartieri.
“Mi sono realmente reso conto di quali e quanti siano i problemi di accessibilità delle persone affette da disabilità in città quando, durante la mia campagna elettorale da candidato sindaco, la Consulta mi coinvolse in un esperimento pratico: capire come spostarsi a Genova con le difficoltà di chi è portatore di handicap, dichiara il sindaco di Genova Marco Bucci. Il piano che abbiamo elaborato è frutto di un’attività condivisa con la Consulta della disabilità, e i nuovi interventi che stiamo realizzando, come il Waterfront di Levante, saranno tutti completamente accessibili e anche nel piano di riqualificazione del centro storico “Caruggi” sono inseriti progetti specifici per l’abbattimento delle barriere architettoniche. E interventi specifici sono stati pensati anche a palazzo Tursi, tanto che oggi Genova vuole candidarsi all’Access city award, il premio istituito dalla Commissione Europea per la città in Europa che dimostra di avere intrapreso importanti cambiamenti verso il traguardo della piena accessibilità: una meta importante che ci auguriamo di raggiungere”.
In parallelo al lavoro di censimento, sono stati attivati due Accordi quadro con un budget da circa 250 mila euro ciascuno per la realizzazione di interventi su criticità segnalate sul territorio. Il lavoro sul Peba è partito dall’analisi dei dati informatizzati all’interno dei database del Comune di Genova, su cui sono stati predisposti questionari distribuiti a tutti i municipi. I dati raccolti sono stati ordinati, analizzati, organizzati, georeferenziati in modo da definire quali parti di città fossero più interessanti e andassero indagate per prime, così facendo si sono individuati gli Ambiti di Accessibilità e gli Elementi puntuali. “Il lavoro sul Peba, commenta Fabio Pienovi della Consulta della disabilità, è servito a dare una nuova prospettiva alla città: dalla collaborazione tra Pubblica amministrazione e cittadini il nuovo costruito sarà senza barriere architettoniche per rendere la vivibilità urbana davvero accessibile e inclusiva per tutti”. Con le informazioni del Peba sono state definite anche le linee guida per i progettisti che hanno a disposizione uno strumento di immediata fruizione, comprensivo di stima dei costi, per realizzare lavori completamente accessibili per tutte le disabilità, motorie e sensoriali.
Fonte: Comune di Genova