Le Dolomiti, patrimonio Unesco, avranno un collegamento su rotaia tra Cadore e Val Pusteria in direzione Venezia-Cortina.
Dolomiti patrimonio da tutelare e risorsa fondamentale per l’Italia e l’Europa. Parte da qui il protocollo firmato il 13 febbraio nel Municipio di Cortina d’Ampezzo per lo sviluppo di un collegamento ferroviario Venezia-Cadore-Cortina-Val Pusteria, il cosiddetto “Treno delle Dolomiti”. Un impegno sottoscritto dal sindaco di Cortina, Andrea Franceschi, dal presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, dal presidente della Provincia di Bolzano, Arno Kompatscher e dal ministro per le Infrastrutture e i Trasporti, Graziano Delrio. E’stata fatta anche l’ipotesi riguardante i costi di realizzazione: un miliardo per l’intera opera, metà per il tratto Calalzo-Cortina e l’altra metà per il tracciato da Cortina a Dobbiaco. Come fonti di finanziamento sono stati indicati i fondi europei e quelli dell’ex fondo Odi. “In un’Italia che ha bisogno della cura del ferro – ha detto il ministro Delrio – cioè di incentivare la mobilità su treno, su un progetto come questo ci siamo e ci crediamo”. La firma del protocollo d’intesa parte dal presupposto che le Dolomiti sono un patrimonio tutelato dall’Unesco e una risorsa fondamentale per il Paese. Le Alpi non debbono perciò essere considerate un “limite geografico”.
La Regione Veneto e la Provincia di Bolzano, condividendo la necessità di implementare nei propri territori collegamenti ecosostenibili assicurando la tutela della qualità dell’ambiente, puntano allo sviluppo di forme di mobilità sostenibile e tra queste quella ferroviaria tra il Cadore e la Val Pusteria nella direttrice Venezia-Cortina-Val Pusteria, appunto.