L’ISPRA ha presentato in diretta su Ricicla TV il Rapporto Rifiuti Urbani Edizione 2020. Giunto alla sua ventiduesima edizione, lo studio è frutto di una complessa attività di raccolta, analisi ed elaborazione di dati in attuazione di uno specifico compito istituzionale previsto dall’art. 189 del d.lgs. n. 152/2006. L’Edizione 2020 fornisce i dati, aggiornati all’anno 2019, sulla produzione, la raccolta differenziata, la gestione dei rifiuti urbani e dei rifiuti di imballaggio, compreso l’import/export, a livello nazionale, regionale e provinciale. Riporta, inoltre, le informazioni sul monitoraggio dell’ISPRA sui costi dei servizi di igiene urbana e sull’applicazione del sistema tariffario.
Infine, presenta una ricognizione dello stato di attuazione della pianificazione territoriale aggiornata all’anno 2020. Dunque una messe d’informazioni molto ricca che offre una fotografia dettagliata del settore.
Entrando nel merito, dal Report si evince che i rifiuti urbani prodotti in Italia nel 2019 sono stati circa 30 milioni di tonnellate, dato in lieve calo rispetto al 2018 dello 0,3% (-80 mila tonnellate). Si registra un incremento soltanto nel nord Italia, con quasi 14,4 milioni di tonnellate di rifiuti, dello 0,5% rispetto al 2018, mentre diminuisce al Centro (-0,2%) con circa 6,6 milioni di tonnellate e al Sud (-1,5%) con 9,1 milioni di tonnellate. Ogni cittadino italiano, in un anno, ha prodotto circa 500 chilogrammi di rifiuti. I valori più alti di produzione pro capite si riscontrano al Centro con 548 chilogrammi per abitante; al Nord la produzione media è di circa a 518 chilogrammi per abitante, (+2 kg per abitante rispetto al 2018) mentre al Sud è di 445 kg per abitante, (- 4 kg). La produzione pro capite più elevata si conferma in Emilia Romagna, con 663 chilogrammi per abitante per anno, in crescita dello 0,3% rispetto al 2018. Le altre regioni con un pro capite superiore a quello medio nazionale sono Toscana, Valle d’Aosta, Liguria, Marche, Umbria, Lazio e Trentino Alto Adige.
Focalizzando il livello regionale, il Rapporto segnala che, tra il 2018 e il 2019, ben 13 regioni italiane, in particolare quelle meridionali, registrano un calo della produzione dei rifiuti urbani. I maggiori decrementi si osservano per il Molise (- 4,5%), la Sicilia (-2,6%) e la Calabria (-2,3%). Aumenta, invece, la produzione nelle regioni settentrionali, a eccezione di Piemonte e Liguria, mentre al Centro solo il Lazio evidenzia un incremento della produzione di RU (+0,4%).
Fonte: ISPRA