Il Covid-19 non ha fermato l’entusiasmo degli organizzatori di Imago Mundi che, con l’appoggio delle istituzioni scolastiche e locali che vedono in prima fila il Comune di Cagliari, ha dato il via ad una edizione particolare di Monumenti Aperti che si terrà sabato 5 e domenica 6 dicembre 2020.
Giunta alla 24esima edizione, questa volta la manifestazione avrà un carattere speciale dettato dal momento che tutto il mondo sta vivendo. Ma la cultura non ha alcuna intenzione di cedere il passo neppure di fronte ad una pandemia di tale portata e difficile da sconfiggere. Ecco perché l’iniziativa ha modificato in corsa i suoi connotati trasferendosi sul mondo digitale pur di non dover cedere il passo al virus.
Alla conferenza stampa di presentazione, che si è tenuta rigorosamente in via telematica, ha partecipato anche l’Assessora alla Cultura del Comune di Cagliari, Paola Piroddi che ha voluto manifestare tutto il suo entusiasmo per la scelta di andare avanti nonostante le difficoltà. Sarà un’edizione completamente digitale, come ha confermato il neo presidente di Imago Mundi, Massimiliano Messina che succede a Fabrizio Frongia. “La sperimentiamo per la prima volta perché tutti abbiamo dovuto virare sul web e ragionare diversamente rispetto al passato in modo da poter comunque valorizzare il patrimonio culturale. Questa sperimentazione sarà importante per il futuro sperando sia utile per aprire un nuovo fronte di valorizzazione”.
Sul sito di monumenti aperti, sabato 5 e domenica 6 dicembre, andranno in scena 2 dirette streaming, disponibili non solo sul sito di Monumenti Aperti ma su tutti i canali social dedicati, grazie alle quali verrà rappresentato tutto quello che è accaduto quest’anno. Una sorta di restituzione televisiva di quello che è Monumenti Aperti grazie alla partecipazione delle scuole non solo di Cagliari ma anche di regioni come l’Emilia Romagna e la Lombardia. “Eravamo partiti, il commento del presidente Messina, con un’idea precisa sul tema di questa edizione: memorabili esperienze. Ma questo accadeva prima del lockdown e quindi abbiamo virato verso uno slogan che sottolineasse questo momento e abbiamo scelto “Anticorpi di bellezza”. Tutta la cultura può, infatti, diventare un anticorpo di bellezza, utile e funzionale a combattere il momento che stiamo attraversando”.
Fonte: comune di Cagliari