La pandemia di Covid è probabilmente la peggiore sciagura capitata al genere umano dalla spagnola del 1918. E, tuttavia, la realtà ha sempre due facce: anche nella più nera delle circostanze si annidano embrioni di positività. E’ ciò che starebbe accadendo, qui e ora, a causa del virus. Paradossalmente, il Covid avrebbe rappresentato una spinta per rendere montagna e campagna meno isolate e più invitanti per il turismo attraverso piccole transizioni come una app o un nuova piattaforma di acquisti online. A sostenerlo è il ricercatore italiano e project manager presso l’istituto Poliedra del Politecnico di Milano, Gianluca Lentini, che ha presentato alcuni esempi d’innovazione dei territori di montagna e rurali al Comitato delle Regioni (CdR). “Abbiamo notato che il Covid ha in realtà ispirato la creatività e l’integrazione, in un modo forse inaspettato”, ha sottolineato Lentini durante la riunione organizzata congiuntamente dall’intergruppo Rumra del PE e dal CdR. “La pandemia – ha aggiunto – ha rappresentato un’opportunità per avviare una trasformazione a lungo ritardata” anche sotto il profilo ambientale. A mettere in difficoltà la montagna è piuttosto il cambiamento climatico, ha sottolineato il ricercatore, suggerendo che il turismo, compreso quello sciistico, dovrebbe diventare più sostenibile. Fra i progetti presentati, quello di Campo Ligure che ha reso il Il Museo della Filigrana interamente disponibile online, e quello del progetto ‘Smart Villages’ che ha coinvolto le Valli del Sol.
Fonte: Politecnico di Milano