Una nuova edizione del bando sui Fondi Kyoto destinati all’efficientamento degli edifici scolastici con la possibilità di estenderlo anche a edifici comunali di diversa destinazione, come ad esempio impianti sportivi e palestre. Lo aveva chiesto a fine novembre 2015 il presidente dell’Anci, Piero Fassino, in una lettera inviata al Ministero dell’Ambiente. Oggi è il sottosegretario Silvia Velo ad assicurare che le risorse attualmente non spese verranno riprogrammate.
Secondo il Ministero dell’Ambiente al momento sono rimasti inutilizzati 252 milioni di quelli previsti dai Fondi Kyoto, poichè sono emerse criticità che hanno inibito le domande. Gli Enti locali, in primo luogo, hanno riscontrato difficoltà a predisporre la diagnosi energetica, che è un requisito essenziale per l’accesso al finanziamento. I tempi per la presentazione della domanda, fissati a 90 giorni dalla pubblicazione del bando, si sono inoltre rivelati troppo stretti, anche in considerazione dell’articolata documentazione tecnica da produrre. Il miglioramento di due classi energetiche come obiettivo di efficientamento minimo da conseguire è stato considerato eccessivamente elevato. Hanno infine completato il quadro i vincoli finanziari gravanti sui Comuni. E proprio per superare queste difficoltà, il Ministero dell’Ambiente ha predisposto un nuovo decreto per la riprogrammazione dei 252 milioni di euro residui ed è stato avviato un confronto con l’Enea per valutare la possibilità di supportare gli Enti locali nella predisposizione della diagnosi energetica.