Le drastiche misure di contenimento dell’epidemia stanno dando i primi frutti. Calano ricoveri, terapie intensive e anche i contagi, sebbene aumenti il numero complessivo dei tamponi effettuati. E già si parla di “Fase 2” e ripartenza. In altre parole, di come e quando attenuare il lockdown delle attività. Secondo l’ultimo DPCM, ad esempio, riaprono oggi le librerie, le cartolerie e i negozi di vestiti per neonati e bambini, mentre dovrebbero riprendere le attività forestali, l’industria del legno e anche la produzione di computer. Si tratta ancora di eccezioni, però. La serrata generale viene prorogata fino al 3 maggio, compresa la stretta sui rientri dall’estero e sui viaggi di lavoro nel nostro Paese, con controlli agli imbarchi e stop ai viaggi per chi abbia la febbre. Questa lenta e timida riapertura, tuttavia, non è omogenea su tutto il territorio nazionale. Procede, invece, a macchia di leopardo. Diverse Regioni, infatti, hanno emanato ordinanze per mantenere strette le maglie del lockdown, altre hanno adottato misure più “generose” che potrebbero anticipare l’apertura di altri settori industriali nelle prossime settimane. Vediamo di seguito, sinteticamente, il quadro attuale della situazione.
Lombardia
Il governatore Fontana vieta la riapertura di librerie e cartolerie, ma consente invece quella dei negozi di abbigliamento per l’infanzia. “In questi ultimi giorni dobbiamo cercare di essere più rigorosi possibile”, ha detto il presidente, che ha disposto anche l’uso di mascherine all’aperto (o comunque l’obbligo di coprire naso e bocca con qualunque indumento) e lo stop ad alberghi e strutture ricettive. Gli studi professionali, poi, potranno aprire solo per servizi indifferibili e urgenti.
Campania
Vincenzo De Luca, che ha confermato la chiusura di librerie e cartolerie, limitando poi l’apertura dei negozi di abbigliamento per i più piccoli a due mattine la settimana, dalle 8 alle 14, ha però vietato il cibo d’asporto.
Piemonte
Stop totale delle attività “per non vanificare gli sforzi fatti finora”, ha commentato il governatore Alberto Cirio.
Lazio
Posticipata al 20 aprile la riapertura delle librerie per consentire ai proprietari di mettere in sicurezza i locali.
Emilia-Romagna
mantenuta la stretta sulle cosiddette zone arancioni, cioè le province di Piacenza, Rimini e sulla città di Medicina.
Liguria
Il governatore, Giovanni Toti, ha firmato l’ordinanza che consente di raggiungere orti e frutteti, di riprendere i lavori di giardinaggio e di procedere alla manutenzione degli stabilimenti balneari e dei chioschi in vista dell’imminente, ma quantomai incerta, stagione estiva. Sì anche ai piccoli lavori di manutenzione edile e alle attività dei cantieri nautici propedeutiche alla consegna, alla manutenzione dei campi di calcio e da golf.
Veneto
La nuova ordinanza del presidente, Luca Zaia, permette di fare attività motoria anche oltre i 200 metri da casa. Per uscire di casa, però, ci sarà bisogno di mascherina, guanti, e gel, mentre chi ha più di 37.5 di febbre non potrà scendere in strada. Aumentato anche il distanziamento sociale che passa da uno a 2 metri.
Sicilia
Prorogate le misure restrittive, con l’obbligo soft delle mascherine, seppur recependo le aperture del nuovo Dpcm.
Friuli Venezia Giulia
Obbligo di mascherine all’aperto, dove sarà consentito fare attività motoria, ma solo nei pressi di casa.
Toscana
OK alla riaperture di librerie e cartolibrerie, ma solo se gestori e clienti indosseranno la mascherina.
Trentino Alto Adige
Restano chiusi i negozi per l’infanzia e le librerie, mentre potranno riprendere le attività produttive all’aperto e le attività nei cantieri, stradali ed edili. Sui luoghi di lavoro, però, vanno garantiti il termoscan, le mascherine e le distanze minime.