Il processo di decarbonizzazione dell’economia, realizzato attraverso lo sviluppo delle fonti rinnovabili e la diffusione del risparmio energetico a tutti i livelli, produrrà rilevanti vantaggi per l’ambiente e genererà cospicui riduzioni di costi. Secondo stime di Elettricità Futura, la bolletta elettrica nazionale sarà progressivamente sempre meno pesante. Si parla di risparmi pari a 3,2 mld al 2030 e di 8,6 mld al 2032. In particolare, l’incremento di generazione rinnovabile previsto per il raggiungimento degli obiettivi del Piano energia e clima (PNIEC), comprimerà i prezzi sul mercato determinando una riduzione della componente energia di 2,2 miliardi di euro al 2030 rispetto al 2017. Tale contributo andrà a compensare quasi completamente gli impatti di segno opposto in termini di aumento dei costi per le emissioni di CO2 e di aumento del fabbisogno complessivo. Inoltre, considerando che il potenziamento delle nuove fonti rinnovabili richiederà un sostegno molto limitato nei prossimi anni (circa 1,8 miliardi di euro addizionali di oneri di sistema al 2030/32), si otterrà un beneficio netto annuo sempre al 2030 pari a 400 milioni di euro. Di conseguenza, a parità di costo del gas, L’Italia vedrà la riduzione della spesa complessiva nazionale per energia elettrica sui valori indicati da Elettricità Futura, anche per effetto del ridimensionamento della componente oneri di sistema indotto dall’uscita dai vecchi sistemi di incentivazione.