Nel dl Fisco, che ha ottenuto l’ok della commissione Finanze della Camera, c’è il rinvio ( quasi certo) al 6 marzo delle multe per i genitori che non si sono adeguati all’obbligo di istallare i dispositivi anti-abbandono sui seggiolini dei bimbi che viaggiano in auto.
Quasi certo perché manca solo l’approvazione in aula, che dovrebbe arrivare senza problemi da parte di tutti gli schieramenti entro il 25 dicembre pena la decadenza dell’emendamento presentato in Commissione finanze alla Camera, come aveva anticipato già il Ministro dei Trasporti Paola De Micheli.
Nelle scorse settimane un braccio di ferro tra le associazioni dei consumatori e il ministero dei Trasporti aveva fatto emergere il problema delle sanzioni scattate subito, insieme all’obbligo: le famiglie non avrebbero avuto il tempo di adattarsi alla nuova legge, né di conoscere i dettagli della misura. Non solo: i costi molto alti dei dispositivi – anche sopra i 300 euro – sarebbero stati troppo onerosi per i cittadini, che non avrebbero nemmeno avuto a disposizione le agevolazioni promesse.
Fino al prossimo 6 marzo, dunque, chi non è in regola con i seggiolini anti abbandono non potrà essere sanzionato. I dispositivi salva bebè per i bambini fino ai 4 anni di età sono diventati obbligatori a partire dallo scorso 7 novembre: lo slittamento delle multe (da 81 a 326 euro più il taglio di 5 punti dalla patente) è stato deciso anche per aiutare famiglie e rivenditori ad adeguarsi alle nuove norme.
Ricordiamo che si tratta di sistemi in grado di attivare automaticamente un allarme acustico o visivo ogni volta che l’adulto si allontana dall’auto dopo aver lasciato il bimbo a bordo. Tali sistemi, inoltre, possono essere già incorporati nel seggiolini o installati a posteriori.
Agevolazioni: più risorse dallo Stato. L’emendamento al decreto fiscale prevede pure l’aumento da un milione a 5 milioni di euro delle risorse complessive stanziate dallo Stato per i contributi all’acquisto dei seggiolini da concedere alle famiglie, sotto forma di credito d’imposta, per l’anno 2020.