Mentre nel capoluogo veneto è attesa in queste ore un’altra ondata di maltempo, ieri pomeriggio il Consiglio dei ministri ha deliberato la dichiarazione dello stato di emergenza su tutto il territorio comunale colpito dagli eccezionali eventi meteorologici che si sono verificati a partire da mercoledì 12 novembre. Il Consiglio dei ministri ha previsto, nelle more della definizione e quantificazione dei danni, un primo stanziamento di 20 milioni di euro per la città lagunare.
Servono “scelte di politica economica coraggiosa che questo Governo sta già mettendo in campo con il decreto clima – ha detto il ministro dell’Ambiente, Sergio Costa, in riferimento all’emergenza acqua alta a Venezia – Quando si capirà che l’unica grande sfida che tutti insieme dobbiamo affrontare è quella contro i cambiamenti climatici? Quando si riuscirà a fare fronte comune per combattere l’unica grande emergenza che mette in pericolo le nostre vite e quelle delle generazioni future? Dopo Matera patrimonio mondiale dell’Unesco sommersa dall’acqua – ha continuato Costa – un altro sito Unesco, Venezia e la sua laguna, ne è devastata. Già nel prossimo Cdm valuteremo gli interventi necessari e urgenti. Ma è tempo di agire subito contro i cambiamenti climatici, con scelte di politica economica coraggiosa che questo governo sta già mettendo in campo con il decreto clima, le misure previste nella legge di bilancio e nel collegato ambientale, il Piano nazionale integrato per l’energia e il clima, in un’ottica più ampia di azioni efficaci di contrasto e adattamento ai cambiamenti climatici”. Il titolare dell’Ambiente ha infine sottolineato come nell’ultimo Report dell’Ipcc (2018) gli scienziati abbiano messo in evidenza la tropicalizzazione dei fenomeni meteorologici che il Mediterraneo sta subendo. “E’ giunto il momento di lavorare tutti insieme, per arginarne gli effetti e contrastare il climate change – ha detto Costa -. Per questo, bisogna avere il coraggio di osare e di andare oltre i propri steccati. Dobbiamo salvare Venezia”.